Uomini denudati, lasciati per strada con temperature vicine allo zero e poi costretti a tornare dalla Serbia alla Macedonia del Nord. È quanto mostrerebbero, secondo una video-denuncia dell’ong Legis, due video inizialmente diffusi dal Guardian e poi, per una parte, anche da altre agenzie di stampa. Secondo le organizzazioni per i diritti umani le immagini sono la prova dell’escalation dei maltrattamenti nei confronti dei migranti ai confini europei.
I video mostrati da Legis, una ong con sede a Skopje, mostrano una fila di uomini seminudi e scalzi che camminano in biancheria intima di notte su un tratto di strada vicino al confine tra Serbia e Macedonia del Nord. Secondo l’ong i video sono stati girati da una persona del posto vicino al villaggio di Lojane, al confine serbo, e riprenderebbero il secondo di due respingimenti illegali e “degradanti” nell’arco di 24 ore. Nei respingimenti più di 50 persone sarebbero state costrette a spogliarsi nude o a restare in mutande dalle autorità serbe prima di essere costrette a tornare in Macedonia del Nord. L’ong afferma che gli uomini respinti si sono identificati come siriani.