“Sulla morte di Aleksej Navalny le responsabilità di Putin sono chiare”. Prova a sgombrare il campo da equivoci e imbarazzi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, dopo le prese di posizione del vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini e di vari esponenti della Lega. “È morto perché era imprigionato in condizioni disumane a -40 in una cella di massima sicurezza, dove in teoria anche per gli standard russi uno dovrebbe essere trattenuto solo per pochi giorni” afferma Fazzolari che poi aggiunge: “Se non fosse stato incarcerato oggi sarebbe un uomo non solo libero ma anche vivo, su questo penso che nessuno possa avere dubbi”. Eppure, è evidente, i dubbi sono stati espressi proprio da un partito al governo. “Quale siano le cause specifiche della morte di Navalny credo che sia una questione di lana caprina. La questione è che Navalny è morto perché é stato incarcerato e non voleva esserlo e trattenuto in condizioni disumane. Se è morto per le condizioni disumane o perché qualcuno è andato ad ucciderlo cambia poco. È una persona uccisa dal regime putiniano”. Salvini, con le sue prese di posizione, vi mette in imbarazzo a livello internazionale? A noi mette in imbarazzo solo che se ci fosse un governo Pd, Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana crollerebbe il sostegno italiano all’Ucraina, visto che votano contro l’invio di aiuti all’Ucraina. Questa è l’unica cosa che a livello internazionale ci mette in imbarazzo. Non ci mette in imbarazzo il fatto che tutto il centrodestra in modo granitico voti a favore del sostegno all’Ucraina”. Fazzolari non si scompone neppure davanti alle domande sull’accordo tra Lega e Russia. Su questo Salvini dovrebbe fare chiarezza? “La chiarezza della Lega è data dal voto in Parlamento. Questo è l’unica cosa che interessa gli Ucraini”. Dunque la posizione di Salvini è propaganda da campagna elettorale? “Questo non lo so – conclude Fazzolari, che ribadisce – contano i voti in Parlamento”.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione