“Per motivi tecnici, il termine per la presentazione delle domande al Bando per la selezione di 52.236 operatori volontari da impiegare in progetti afferenti a programmi di intervento di Servizio civile universale da realizzarsi in Italia e all’estero è spostato alle ore 20.00 di oggi 22 febbraio 2024″.
Lo si legge sul sito internet del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, dopo le accorate proteste per il malfunzionamento del sito che, dalla sera della vigilia della scadenza, ha impedito la presentazione delle domande nei termini.
Non mi si dica che mi sono ridotta all'ultimo per fare domanda per il servizio civile di stocaxxo perché è da ieri sera alle 7 che provo, e poi comunque se voglio lo faccio pure alle 13:50 e comunque potete sucare non avete ragione
— Effy???????? (@effinthesky) February 22, 2024
possibile che in Italia non si riesca a far funzionare nemmeno un semplice sito per fare domanda per il servizio civile? assurdo
— Ilaria Varenna (ivare98) (@IIvare9888912) February 22, 2024
Se la scandenza per iscriversi al bando del servizio civile è alle 14:00 del 22 febbraio e il sito non funziona, vuol dire che lo stato non sta rispettando il servizio che ha promesso, giusto? è possibile fare un prolungamento visto che il servizio non si è svolto efficacemente?
— Andrea Saltarello???????????????? (@s3rse) February 22, 2024
L’ennesima brutta figura nei confronti dei giovani interessati dal bando. Non solo perché i malfunzionamenti si erano verificati anche la settimana scorsa a ridosso della scadenza originaria del 15 febbraio, tanto da far decidere per una proroga di una settimana, appunto al 22 febbraio.
Il sito per il Servizio Civile, che di per sè è un’iniziativa molto ricca di opportunità per gli interessati, è strutturato in modo a dir poco arcaico, tanto da assomigliare a un archivio analogico di una biblioteca degli anni ’80 più che a un sito internet del 2024 per di più rivolto a ragazzi tra i 18 e i 28 anni.
Così riuscire a visionare i progetti e sceglierli è un’impresa, tanto che sono gli enti proponenti ad aggirare l’ostacolo presentando anche loro i propri progetti su siti internet creati apposta, che i ragazzi possono consultare per scegliere e poi andare sul sito ministeriale a fare domanda. Quando possibile. Naturale che a queste condizioni, cui va aggiunta una scarsa comunicazione, le domande siano sempre molto inferiori all’offerta.