Un’indagine per una presunta corruzione – scaturita da un’inchiesta che nel maggio del 2023 aveva portato a una serie di arresti a Ostia – coinvolge l’ex direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna. L’ex assessore al Bilancio della Giunta capitolina guidata da Virginia Raggi – che era stato coinvolto in un’inchiesta per corruzione a Forlì – sarà sentito a marzo dai pm di Roma nell’ambito di un’indagine della Procura che riguarda l’imprenditore Fabio Balini, proprietario dello stabilimento ‘Shilling’ di Ostia. L’imprenditore era finito ai domiciliari per presunti episodi di corruzione relativi a pratiche edilizie nel quartiere di Ostia.
Anche in questo troncone l’accusa riguarderebbe una presunta corruzione. Ma legata all’uso di cabina, ombrellone e lettini nel lido. In cambio, come riporta La Repubblica “tra dicembre 2022 e gennaio 2023 Minenna avrebbe omesso di far esprimere alle Dogane il parere sugli abusi edilizi dello Shilling affinché tale silenzio fosse interpretato come favorevole”. Minenna ha chiesto di essere ascoltato dai pm per chiarire la vicenda, portando, come spiegano fonti della difesa, le fatture dei pagamenti fatti per i soggiorni allo stabilimento nel 2021.
Nell’ordinanza di custodia cautelare dell’epoca le corruzioni (che non riguardano Minenna), scriveva il giudice per le indagini preliminari, hanno “visto protagonisti i funzionari pubblici e di volta in volta i soggetti privati interessati alle varie pratiche in qualità di titolari degli immobili o di architetti/ingegneri progettisti”: tra i casi ricostruiti, uno dei più importanti è quello relativo “al fattivo interessamento degli indagati alla pratica riguardante lo stabilimento “Shilling” di cui è concessionario Balini, dietro la promessa di un compenso (il 29 novembre scorso) e l’effettiva consegna (il 5 gennaio) di una somma di denaro” prima da parte di un indagato “e poi da parte dello stesso Balini, somma in quest’ultimo caso di 5mila euro, che in seguito, a causa dell’esito comunque negativo per Balini della conferenza di servizi, viene restituito in attesa di un epilogo positivo della vicenda in futuro”.
Nel caso di Minenna invece secondo il sostituto procuratore Gennaro Varone tra dicembre 2022 e gennaio 2023 l’indagato avrebbe omesso di far esprimere alle Dogane il parere sugli abusi edilizi dello Shilling affinché, tale silenzio, fosse interpretato come favorevole. Il parere sarebbe stato utile per consentire il rilascio dell’autorizzazione per sanare le irregolarità nel bar dello stabilimento. La pratica fu però respinta.