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Muore davanti alla fidanzata per il morso del mostro di Gila: “Ha vomitato più volte, è svenuto e ha smesso di respirare”

Nonostante la somministrazione dell'antidoto, non c'è stato nulla da fare per l'uomo

di F. Q.

Un uomo è morto dopo giorni di agonia a seguito del morso del mostro di Gila. Come riportato dai funzionari della città di Lakewood, il 34enne Christopher Ward sarebbe deceduto in un ospedale del Colorado il 16 febbraio. Il rettile in questione, tenuto illegalmente da Christopher e dalla fidanzata, lo avrebbe ucciso dopo che si era “attaccato alla mano di Ward“, ha scritto nel rapporto Leesha Crookston, ufficiale del controllo animali dell’LPD. Il morso del mostro di Gila, nonostante il potente veleno, non dovrebbe essere fatale per gli uomini ma, sfortunatamente, non è stato così per lo statunitense.

Ha iniziato immediatamente a mostrare sintomi di avvelenamento, vomitando diverse volte e alla fine svenendo e smettendo di respirare” ha raccontato la donna, secondo quanto riportato nel rapporto della polizia intervenuta sul posto. Nonostante la somministrazione dell’antidoto, non c’è stato nulla da fare per Ward. Sul decesso, tuttavia, vi è un velato ‘giallo’. Se l’uomo è stato dichiarato cerebralmente morto, a causa dei danni riportati dal suo organismo per via dell’entrata in circolo della tossina che il mostro di Gila emette al momento del morso, non è stata ancora fornita una perizia medica da parte dell’ospedale.

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