Presunti “abusi e violazioni” sarebbero avvenuti nella Scuola Allievi Marescialli Carabinieri di Firenze nei mesi scorsi al punto da spingere circa sessanta allievi a rinunciare al percorso formativo professionale. Questa la denuncia descritta in due esposti alla magistratura militare e civile presentati dal sindacato dei carabinieri Unarma. L’ultimo esposto, datato 12 febbraio e indirizzato al ministero della Difesa oltre che ai vertici dell’Arma, racconta “mancamenti” e pianti degli iscritti alla scuola per l’imposizione di tenere per “circa un’ora gli allievi marescialli sul ‘destr riga’ con il braccio sinistro alzato”, violenze fisiche e psicologiche quali la negazione del permesso di “andare in bagno se non nelle pause e, solo per cinque allievi”, la mancanza di recupero psicofisico dovuta al fatto che “il tempo di riposo verrebbe utilizzato nell’effettuare marce anche nel dopo cena”, poi “controllo dei messaggi Whatsapp privati” e “perquisizioni” degli “effetti personali contenuti nelle valigie”.
Al quadro negativo si aggiungerebbero secondo Unarma anche problemi igienico sanitari evidenti come la presenza di topi e – in precedenza – nutrie negli spazi formativi. Quest’ultima mostrata anche da un video pubblicato dal sindacato sulla sua pagina Facebook, video che ha prodotto 30mila visualizzazioni in pochi giorni. “Per questa situazione si sono già ritirati dalla Scuola 60-70 allievi marescialli – precisa a ilfattoquotidiano.it il segretario generale di Unarma, Antonio Nicolosi – ma nessuno di questi, ad oggi, ha reso pubblicamente la sua testimonianza perché quello del carabiniere è un percorso di vita. Temono ritorsioni”.
Tuttavia dopo la pubblicazione sul sito web del sindacato dell’ultimo esposto su quanto accadrebbe nella Scuola Allievi Marescialli di Firenze, Unarma ha ricevuto e postato un messaggio anonimo che confermerebbe quanto riportato, aggiungendo ulteriori particolari negativi. Ilfattoquotidiano.it ha raggiunto per un commento sulla denuncia di Unarma il comandante della Scuola Allievi Marescialli di Firenze, il generale di divisione Pietro Oresta: l’ufficio stampa del Comando generale dell’Arma ha tuttavia negato l’autorizzazione all’intervista. Il ministero della Difesa non ha fornito commenti ufficiali sulla vicenda né conferme o smentite sulla consapevolezza del ministro Guido Crosetto circa quanto denunciato da Unarma. Secondo quanto appreso dal Fatto.it, il ministero ha richiesto un rapporto dettagliato all’Arma.