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Stuprate durante le sedute di ipnosi, oltre 50 donne accusano il noto psicanalista francese Gérard Miller. Lui: “Tutte consenzienti”

Il famoso psicanalista francese Gérard Miller è accusato di violenza sessuale. In alcune inchieste pubblicate da Elle e Mediapart, una quarantina di donne hanno testimoniato di aver subito da lui aggressioni sessuali, in alcuni casi sotto effetto di droghe e dopo sedute di ipnosi. Dopo la pubblicazione della prima inchiesta da parte di Elle alla fine di gennaio 2024, venerdì 23 febbraio la procura di Parigi ha aperto un’indagine. Sono già almeno tre le denunce presentate davanti a magistrati.

Nell’inchiesta di Elle il 75enne è accusato da tre donne di violenza sessuale e stupro, commessi durante sessioni di ipnosi negli anni ’90 e nel 2004. Miller, noto anche per le sue apparizioni televisive e per la sua attività politica nella sinistra radicale, nega di aver praticato l’ipnosi e sostiene fossero tutti rapporti consenzienti. Come riportato dai media francesi, lo psicologo in una lettera assicura “di non aver mai abusato sessualmente di nessuno, in nessuna circostanza”.

Un’altra inchiesta della stessa rivista contiene i racconti di 41 donne, alcune delle quali minorenni all’epoca dei fatti. Tutte descrivono lo stesso modus operandi: incontri a casa, sessioni di ipnosi, in alcuni casi l’ipotesi di aver assunto involontariamente sostanze stupefacenti. Tra le prime donne che hanno sporto denuncia compare anche la giornalista e regista teatrale Muriel Cousin, che racconta di aver subito abusi sessuali durante una seduta di ipnosi nel 1990, quando aveva solo 23 anni. Cousin ha spiegato di non aver sporto denuncia allora perché “all’epoca non si faceva“.

All’inizio di febbraio 2024 Mediapart ha pubblicato le testimonianze di altre dieci donne, di età compresa tra 16 e 21 anni all’epoca dei fatti. Alcune donne ipotizzano anche di essere state drogate mentre si trovavano a casa dello psicanalista. In risposta alle accuse, Miller ha affermato di non voler “mettere in discussione l’emozione, la rabbia e la sofferenza” di queste donne e ammette di non aver probabilmente considerato l’asimmetria di potere che esisteva tra lui e queste “giovani” donne. Assicura però di “non aver mai costretto nessuno” e di essersi sempre preoccupato di ottenere il loro consenso.

Al centro delle polemiche in Francia negli ultimi giorni è finita anche un’intervista del 2011 che Miller fece al regista Benoît Jacquot. Jacquot parlava delle relazioni avute in passato con alcune giovani attrici, tra cui Judith Godrèche, allora minorenne, con l’intervistatore che si mostrava compiaciuto e conciliante. L’attrice Godrèche ha da poco accusato Jacquot di violenze sessuali: il regista, intervistato da Le Monde, ha negato ogni accusa, ma ha spiegato che all’epoca (nel 1986) lui era “molto innamorato” della Godrèche e ha confermato la loro convivenza. Quando lui provinò Judith e iniziò a frequentarla, lei aveva solo 14 anni e lui 39.