Dopo settimane di totale assenza di piogge e nevicate, la perturbazione in transito sull’Italia sta riportando precipitazioni sulle regioni settentrionali. Sulle Alpi da venerdì stanno cadendo diversi centimetri di neve, in alcuni casi anche con disagi e problemi alla viabilità, come accaduto al passo del Brennero, rimasto chiuso per diverse ore.
Una delle regioni più colpite dalle nevicate è infatti l’Alto Adige, dove sono caduti sino a 70 cm di neve al di sopra dei 1500 metri circa. Questo ha portato ad un aumento del pericolo di valanghe lungo la cresta di confine e sulle Alpi di Sarentino, con un livello di allerta che raggiunge il grado 4 su 5. Per chi pratica escursioni e discese fuori pista, è fondamentale prestare estrema attenzione e agire con la massima prudenza.
Secondo quanto riportato nel Bollettino Valanghe, la neve fresca e quella vecchia a debole coesione rappresentano la principale fonte di pericolo in questo momento. Le condizioni meteorologiche previste indicano la possibile formazione di valanghe per scivolamento di neve e valanghe di neve a debole coesione. L’abbondante neve fresca, unita agli accumuli di neve ventata causati dai venti provenienti da sud, possono facilmente provocare distacchi lungo tutte le esposizioni al di sopra del limite del bosco. I punti critici sono in parte nascosti sotto la neve e possono essere difficilmente individuabili durante il cattivo tempo e si trovano soprattutto al di sopra dei 2400 metri.
Marcato rischio valanghe anche in Trentino, dove oltre i 1.200 metri la neve caduta ha portato accumuli anche di un metro. “Sono previste valanghe spontanee di medie e, a livello isolato, di grandi dimensioni, soprattutto dai bacini di alimentazione molto ripidi riparati dal vento. I punti pericolosi sono innevati e difficilmente individuabili anche da parte dell’escursionista esperto”, si legge nel bollettino valanghe dell’Euregio. Una comunicazione di “massima attenzione” per tutto il fine settimana alla situazione neve e valanghe è stata diramata venerdì dal Soccorso Alpino anche per la Lombardia. Il bollettino di Arpa indica infatti il pericolo di valanghe da 3-Marcato in aumento a 4-Forte su alpi Retiche Orientali, Centrali e Occidentali, Prealpi Lariane, Orobie, Prealpi Bergamasche, Prealpi Bresciane e Adamello. L’indice è moderato nelle Prealpi Varesine, debole nell’Appennino Pavese. “Si precisa – si legge nella nota diffusa dall’ufficio stampa della VII Delegazione di Valtellina e Valchiavenna e Lombardia – che è necessaria la massima attenzione anche per le escursioni a quote più basse, in caso di attraversamento di canali che potrebbero essere oggetto di scaricamento di valanghe avvenute sui pendii più in quota”.