Intervistata al podcast One More Time di Luca Casadei, Nathaly Caldonazzo ha spiegato le difficoltà vissute nel proprio passato. “Nasco a Roma da una famiglia disastrata. Mio padre per concepire me, durante una litigata, ha usato della violenza. Me lo ha sempre detto mia madre, ma è una cosa che avrei preferito non sapere”, ha dichiarato, quasi con distacco, l’attrice. D’altronde non è semplice “venire al mondo e sapere che comunque nessuno mi aspettava – ha proseguito – che ero stata uno sbaglio, che ero venuta fuori da una violenza sessuale, che lui non si è presentato quando sono nata…Vieni fuori un po’ tipo: ‘Scusate se ci sono’”, ha raccontato.
E ancora: “Ho conosciuto Massimo Troisi che ero veramente piccolina, 23 anni, in un ristorante romano. Lui era seduto lì, mi sembra con Massimo Lopez e Giovanni Benincasa – ha continuato – Mi ha guardata tutto il tempo. Ma a me non piaceva, io ero anche fidanzata con un altro ragazzo. Quindi è arrivato Massimo Troisi all’improvviso, perché lui da quella sera si è proprio fissato. Mi ha cercato come un matto dappertutto. Finché il suo migliore amico dell’epoca, che era Massimo Bonetti, si era fidanzato con la parrucchiera di mia sorella. Sta di fatto che dopo una settimana mi arriva la sua telefonata e dopo un’ora, con la sua simpatia, mi convince ad andare a prendere un caffè a casa sua. Ci siamo raccontati un pochino e sentivo tic tic tic… una cosa metallica, era il suo cuore. La cosa brutta è che poi dopo l’operazione, quindi passato un anno e mezzo, questo ticchettio non era più regolare, era tic tic, poi si fermava, tic tic tic”, ha detto.
Con il suo grande amore Troisi, tuttavia, la stabilità psico-fisica della showgirl non è stata all’ordine del giorno per diversi anni: “Tornammo a casa da una cena, c’erano delle torte in cucina e lui mi disse senza nessuna malignità in napoletano ‘nun te la magnà’. Non se l’è mai più ricordata questa cosa, solo che in me è scattato qualcosa nella testa e ho cominciato a dimagrire fino a diventare anoressica, tant’è che non avevo più il ciclo, ero entrata in amenorrea. Noi volevamo questo figlio e ogni volta che a fine mese non mi veniva il ciclo, eravamo convinti che finalmente ero riuscita a rimanere incinta e andavamo a fare le analisi, ma ero semplicemente in amenorrea e non riuscivo più a riprendere chili. Lui mi diceva ‘se prendi 3kg ti sposo, te lo giuro su Dio’, e io gli dicevo ma è colpa tua, e lui ‘ma non me lo ricordo’, ma perché era stato in maniera assolutamente ingenua, senza pensare che tutto questo avrebbe creato in me un tunnel dal quale poi ci ho messo un bel po’ a uscire. Quando mi disse quella frase, dissi ‘non gli piaccio, non vado bene così’ e cominciai veramente a perdere kg, in un anno 15/20kg. Non voglio per nessuna ragione che passi il messaggio che è stato per colpa sua, la colpa è mia e della mia insicurezza”, ha concluso Caldonazzo.