Una società nata all’inizio degli anni Novanta nel settore dei videogiochi è ormai all’apice degli indici di borsa mondiali. Si tratta di Nvidia, che ha questa settimana superato Amazon ed Apple e potrebbe presto valere più di qualsiasi altra impresa al mondo. Il valore delle sue azioni è aumentato vertiginosamente nel giro di trent’anni, tanto per capirci: chi aveva investito 10 mila dollari in Nvidia nel 1994 oggi si ritrova con quasi due milioni di dollari.

La storia di Nvidia è importante non solo per i lauti guadagni di chi ha creduto nei suoi prodotti, ma anche perché in un certo senso riassume la nascita di un nuovo settore industriale, quello che alimenta la rivoluzione dell’intelligenza artificiale e che con molta probabilità cambierà il mondo, e conferma le immense potenzialità dei cambiamenti tecnologici che stiamo vivendo.

Fondata nel 1992 da tre scienziati informatici, Jensen Huang, l’attuale amministratore delegato, Chris Malachowsky e Curtis Priem, Nvidia diventa un punto di riferimento tecnologico nella grafica digitale: è per questo che i suoi microconduttori alimentano l’industria dei videogiochi. Eh già, perché la tecnologia di Nvidia permetteva di leggere e riprodurre graficamente i pixel dei computer offrendo immagini migliori di quelle dei concorrenti. I chip di Nvidia avevano capacità matematiche superiori agli altri e questo ha permesso all’impresa di crearsi una solida nicchia nel mercato dei videogiochi.

Circa dieci anni fa Nvidia ha iniziato a produrre chip destinati all’intelligenza artificiale quando in pochi credevano nel suo sviluppo. Ma è stata l’applicazione della nuova tecnologia dei videogiochi al settore delle cripto che ha permesso all’impresa di differenziare i suoi affari dai videogiochi. Nel 2020, grazie al boom delle cripto e degli Nft, le azioni di Nvidia prendono quota negli indici di borsa. E’ a questo punto, poco prima del crollo delle cripto, che il management decide di puntare seriamente sul business dell’intelligenza artificiale e della ricerca scientifica, investendo massicciamente: una mossa strategica criticata da molti, ma che inizierà a dare i suoi frutti appena due anni dopo.

L’impennata dell’intelligenza artificiale è infatti iniziata alla fine del 2022, quando OpenAI ha messo a disposizione del pubblico ChatGpt. Da allora gli investimenti nell’intelligenza artificiale si sono moltiplicati e con loro la domanda di semiconduttori prodotti da Nvidia.

Il vantaggio di Nvidia rispetto ai suoi concorrenti è quello di essere stata un pioniere, adattando i suoi chip alle attività di intelligenza artificiale. E così ha sviluppato componenti software critici che hanno aiutato l’avvento di AI. Di conseguenza, Nvidia è diventata il produttore principale per lo sviluppo della nuova industria, fornendo soluzioni sia di hardware che di software. L’azienda, ad esempio, ha sviluppato una grande quantità di software destinati alla sanità e alla robotica, oltre ad altre applicazioni chiave di AI, e gli strumenti creati per sfruttare le capacità dei suoi chip sono diventati uno standard del settore.

Nvidia svolge una funzione diversa da quella delle altre super imprese high tech, come Apple o Microsoft: la sua è un’attività industriale più tradizionale, di produzione di hardware. In altre parole i suoi microconduttori alimentano i business di imprese come Apple o Meta. Dato il vantaggio tecnologico iniziale, nel breve periodo l’arco di crescita del valore delle azioni di Nvidia potrebbe essere superiore a quello di Apple o Meta, in quanto entrambe sono sue clienti e dipendono dai suoi chip.

Dal 2022, la domanda globale di chip Nvidia ha infatti prodotto una carenza sul mercato globale e così Nvidia oggi esercita un notevole potere di determinazione dei prezzi e domina il mercato globale. Paesi come Cina, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, non solo gli Stati Uniti, sono tra coloro che acquistano centinaia di migliaia di chip Nvidia.

La rivoluzione tecnologica non è diversa da quella industriale: alla radice c’è l’innovazione di sistemi di hardware che permettono cambiamenti radicali nell’economia e nel funzionamento della società, come avvenne con la spinning jenny della rivoluzione industriale.

E’ questa una lezione importante per il futuro, che conferma l’importanza della ricerca e dell’innovazione, fenomeni a monte dei cambiamenti del mercato. Che un’impresa riesca a reinventarsi dal settore dei videogiochi e a diventare prioritaria nella ristrutturazione industriale in atto deve farci riflettere su dove e come investire il capitale innovativo e sul perché, in questa nuova fase dell’evoluzione industriale, sia fondamentale avere una visione corretta del futuro, anche quanto questa appare come pura fantascienza.

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