Secondo i tabloid inglesi la situazione sarebbe peggiore di quanto è stato comunicato, e ci sarebbe una accelerazione nei piani segreti per la successione nei confronti di William. Piani che, soprattutto, non coinvolgerebbero il principe Harry
Il tumore che ha colpito re Carlo potrebbe essere più grave di quanto si voglia fare credere. A rivelarlo sarebbero alcuni tabloid inglesi, a cominciare da Metro, una free press molto letta nella affollatissima metropolitana londinese, che avrebbe teorizzato una accelerazione nei piani segreti per la successione nei confronti di William confermando come le sue reali condizioni di salute siano in realtà “più pericolose di quanto siamo stati indotti a credere”.
Buckingham Palace, un mese fa, ha parlato apertamente dell’intervento per un adeguamento alla proposta del re, effettuato alla fine di gennaio presso la London Clinic e proprio in quella sede sarebbe stata rilevata anche la presenza, inaspettata, di un tumore del quale non sono stati forniti dettagli ulteriori. Sarebbe dovuta bastare la divulgazione della diagnosi, la presenza del re ogni settimana a Londra per sottoporsi alle terapie – anche di queste non si hanno dettagli specifici – la ripresa dei lavori e gli incontri con il primo ministro Sunak, resi “social” grazie a video clip diffuse generosamente ai media, ma non è così. Il re, nelle ultime immagini fornite, mentre svuota sacchi di lettere dei suoi sudditi che gli augurano una pronta guarigione, si è sforzato di essere sorridente, ma è apparso sempre più emaciato.
Tom Quinn, autore ed esperto di cose reali, avrebbe dichiarato al Mirror che “Carlo è ben consapevole del fatto che William, in quanto futuro re, è al centro dei piani per la successione che stanno già partendo, già ora”.
Il monarca sfortunato oggi ha 75 anni e secondo quanto riferito, l’idea era quella di immaginare la sua permanenza, salda, sul trono almeno altri 10 anni, prevedendo per lui un buon stato di salute fino a quel punto e, solo da allora, cominciare ad avviare le pratiche per la successione.
Dagli 85 anni in poi, dunque, secondo le stime del palazzo, il re sarebbe stato più soggetto ad ammalarsi o a perdere lucidità e prontezza e da quel momento si sarebbe aperto il capitolo per il dopo-Carlo.
Nei fatti, però, le cose non sono andate così e la pianificazione dei protocolli per il passaggio di consegne al suo erede sarebbe già cominciata, anzitempo, indicando conseguentemente che “il suo cancro sarebbe più grave di quanto si sia stati indotti a pensare”.
I piani per la successione al trono sono segretissimi e soprattutto non coinvolgerebbero il principe Harry che, non più tardi di una settimana fa, aveva fatto sapere attraverso le pagine del Times di avere tutta l’intenzione di dare una mano al padre, riprendendo l’attività per la corona (anche se solo part time), “finché il re non si sarà ripreso”.
Ecco, lui è l’ultimo che deve sapere cosa prevede il palazzo in questo momento e l’ultimo da coinvolgere in qualsivoglia azione futura.
L’esperto reale sosterrebbe anche che “qualora il duca del Sussex non ricevesse quanto da lui richiesto, o si dovesse sentire offeso per qualcosa, correrebbe immediatamente da giornali e in tv”.
La sua autobiografia, Il Minore, pubblicata un anno fa, ha già provocato abbastanza guai e frizioni con la corona, non serve altro ad una monarchia così barcollante. E, come noto, il più convinto sostenitore della necessità di tenere Harry alla larga è il fratello William, colui che non ha la minima intenzione di perdonare.
Harry, però, ha già fatto sapere di aver programmato diversi viaggi in Gran Bretagna e di avere tutta l’intenzione di riconciliarsi con il padre e con il resto della famiglia.
Secondo Page Six, il principe ribelle sarebbe pronto a rispondere a qualsiasi chiamata del re, ma non avanzerebbe proposte in prima persona; in fondo lui è quinto in linea di successione, dopo William e i suoi tre bambini, George, Charlotte e Louis; ma questo stando ai piani attuali. Re Carlo e il palazzo potrebbero decidere di alterarli?