In una lunga intervista a GQ la star guarda indietro e parla di quando, sul finire dello scorso millennio, la sua carriera raggiunse l'apice
“Se fai coming out, questa sarà la fine della tua carriera”. Siamo sul finire dello scorso millennio e gli amici di Ricky Martin gli sconsigliano di svelarsi al pubblico per quello che è veramente. La sua stella è appena esplosa con successi come La copa de la vida e Livin’ la vida loca e il suo movimento di fianchi fa impazzire milioni di fan (soprattutto donne) in tutto il mondo. Oggi che di acqua sotto i ponti ne è passata molta, Ricky è una persona risolta. Ha 4 figli, è da poco tornato single dopo il divorzio da Jwan Yosef e riflettendo sui giorni della grande fama spiega in un’intervista a GQ: “Ero l’uomo del momento. Avevo paura“. Martin aveva già avuto una storia con un ragazzo quando era ventenne, e per lui si era detto pronto a lasciare la carriera e scappare in Europa, ma il suo partner di allora aveva intuito che il destino di Ricky era un altro: “Vedo il tuo futuro. Ti amo, ma non possiamo” gli disse.
Il coming out per lui è arrivato nel 2010, e col senno di poi avrebbe voluto farlo molto prima anche se si dice certo che se lo avesse fatto a quei tempi il successo non sarebbe stato lo stesso: “Ogni volta che vedo un adolescente fare coming out, penso: ‘Sei così fortunato, perché non dovrai più affrontare una cosa del genere’. È stato fantastico. Si può fare coming out due, tre volte? Vorrei averlo fatto prima“. Al momento la star si gode il suo essere single. Non usa applicazioni come Tinder o Grindr, ma ammette di divertirsi nel conoscere persone nuove alle feste, e non si vergogna a rispondere quando gli viene chiesto se è vero che ha una passione per i piedi: “Adoro i piedi. Sono fissato. Adoro i massaggi ai piedi e bacerei i piedi come un matto per ore. Ma tutti abbiamo un feticismo. Alcuni hanno quello delle ascelle”, replica.