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Cronaca - 25 Febbraio 2024
Un anno dalla strage di Cutro, il pescatore che recuperò i corpi: “Non si può morire a 60 metri dalla costa, da italiani dobbiamo chiedere scusa”
Vincenzo Luciano è diventato, suo malgrado, uno dei simboli del naufragio di Steccato di Cutro. La notte del 26 febbraio si è trovato a recuperare i corpi delle vittime che affioravano dall’acqua e dal quel giorno non ha mai più smesso di tornare su quella spiaggia. Quello che invece non è mai più riuscito a fare, è uscire con la sua barca per pescare. Le immagini terribili di quei giorni sono impresse nella sua mente, ricordi ancora troppo lucidi per poter tornare a vivere il mare che lui ben conosce.