L'epopea di Trussardi, marchio simbolo del lusso e dell'eleganza italiana, si snoda attraverso un intricato labirinto di successi, tragedie familiari e sfide imprenditoriali
Chi è Tomaso Trussardi? Se lo staranno chiedendo in molti in queste ore dopo che il suo nome è stato associato a quello di Chiara Ferragni per un presunto flirt tra i due. Nato il 6 aprile 1983 a Bergamo, Trussardi ha trascorso gran parte della sua vita sotto i riflettori, sia per il suo ruolo nell’azienda di famiglia che per la sua vita personale. Nel 2014 è infatti convolato a nozze con Michelle Hunziker dando vita a una delle coppie più amate e seguite dal pubblico italiano: dal loro matrimonio sono nate due figlie, Sole e Celeste. Tuttavia, nel gennaio del 2022, la coppia ha annunciato la loro separazione, mettendo fine a otto anni di matrimonio: all’epoca, la notizia aveva alimentato numerose speculazioni sui motivi alla base della rottura ma entrambi si erano tenuti alla larga dai gossip, mantenendo un rapporto rispettoso e cooperativo per il bene delle loro figlie.
Dal 2015, Tomaso Trussardi è l’amministratore delegato dell’azienda di famiglia, la Trussardi appunto, che ha condotto attraverso periodi di cambiamento e sfide nel settore della moda, culminati in una procedura di ricomposizione della crisi avviata nel marzo 2023 presso il Tribunale di Milano. Questa mossa, simile al Chapter 11 americano, è stata progettata per proteggere l’azienda e consentirle di risollevarsi da una situazione finanziaria precaria, aggravata dalle ripercussioni economiche della pandemia di Covid. La società ha accumulato infatti debiti stimati intorno ai 50 milioni di euro, una somma che ha reso necessaria un’azione decisa per garantire la sopravvivenza e il futuro del marchio.
L’epopea di Trussardi, marchio simbolo del lusso e dell’eleganza italiana, si snoda attraverso un intricato labirinto di successi, tragedie familiari e sfide imprenditoriali. La storia del brand affonda le sue radici nel 1911, quando Dante Trussardi fondò un piccolo laboratorio-negozio di guanti artigianali a Bergamo. Tuttavia, è stata la generazione successiva a segnare un punto di svolta. Nel 1965, Nicola Trussardi, nipote di Dante, trasformò radicalmente l’azienda, spostando il focus verso borse e abbigliamento e trasformando Trussardi in un vero e proprio brand. L’apice di questa evoluzione si manifestò nel 1973 con la creazione del celebre logo del levriero, emblema di eleganza e raffinatezza. Grazie alle intuizioni di Nicola e alla collaborazione con sua moglie Maria Luisa Gavazzeni, Trussardi divenne un marchio globale, estendendo la propria influenza dall’abbigliamento agli accessori, profumi, homewear e persino collaborazioni con biciclette e automobili.
Tuttavia, la tragedia colpì duramente la famiglia Trussardi alla fine degli anni ’90 con l’improvvisa morte di Nicola in un incidente automobilistico nel 1999: perse il controllo della sua Mercedes-Benz Classe CLK mentre percorreva la Tangenziale Est di Milano, andando a colpire la cuspide dell’uscita di Cascina Gobba. Il destino si ripeté nel 2003 con la scomparsa di Francesco, figlio di Nicola, anch’egli vittima di un tragico incidente stradale a bordo della sua Ferrari. La gestione dell’azienda passò quindi alla figlia maggiore di Nicola, Beatrice, che cercò di portare avanti l’eredità familiare nonostante le avversità. Tuttavia, le divergenze all’interno della famiglia e le sfide del settore portarono Trussardi ad affrontare una crisi senza precedenti.
Negli anni successivi, l’azienda ha sperimentato alti e bassi, con cambiamenti frequenti nella direzione creativa e una lotta costante per adattarsi ai mutamenti del mercato della moda. Nel tentativo di rilanciare il brand, la famiglia cedette la maggioranza dell’azienda al fondo QuattroR nel 2019. Una serie di cambiamenti direzionali e creativi seguì, con l’introduzione di nuovi designer e la ricerca di un pubblico più giovane e contemporaneo. Tuttavia, la pandemia da Covid-19 e le difficoltà nel settore del lusso hanno reso difficile il percorso di ripresa di Trussardi. La forte dipendenza dalle vendite russe e le sanzioni dell’UE hanno ulteriormente compromesso la situazione finanziaria dell’azienda. Nel 2023, Trussardi si trovò in una posizione di profonda crisi finanziaria, con debiti per oltre 50 milioni di euro: la procedura di ricomposizione della crisi fu avviata nel tentativo di proteggere l’azienda e consentirle di risollevarsi ma, nonostante i tentativi, Trussardi si è trovata costretta a cercare acquirenti per garantire la propria sopravvivenza. Si vocifera di trattative con il gruppo Miroglio “in fase avanzata”, ma al momento l’iconico marchio italiano si trova sull’orlo del fallimento ed è scomparso dalle scene. La sua ultima sfilata in Fashion Week risale al 2022.