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Verissimo, Ilona Staller piange: “Mio figlio Ludwig si droga, ha iniziato con le pasticche a 13 anni, è terrificante. Non voglio che muoia”

L'ex attrice pornografica e politica in lacrime nello studio di Silvia Toffanin: "Non sono miliardaria, cerco un produttore per fare una storia sulla mia vita. Ho pochi amici, vivo con 20 gatti"

di Paolo Aruffo

Tra gli ospiti di Silvia Toffanin a Verissimo, ieri 25 febbraio, anche Ilona Staller. L’ex attrice pornografica, politica e cantante – nota come “Cicciolina” – ha raccontato nello studio di Canale 5 il difficile momento che sta attraversando Ludwig, classe 1992, figlio di Staller e Jeff Koons. “Mio figlio, che io adoro, da piccolino ha subìto dei problemi tipo che è stato illegalmente in America. Era il 1993. Mi ricordo che quando lo sono venuti a prendere a casa mia, c’era un grande albero di Natale pieno di regali. Venne il papà dicendo che lo portava allo zoo e invece è espatriato entro 24 ore. Non mi sono più trovata il bambino, sono arrivata con tre pattuglie di polizia. E lui era ormai in America”, ha esordito Staller. Quindi Toffanin è intervenuta per fare chiarezza: “Questo per dire che tuo figlio, fin da piccolo, ha subìto una sofferenza e lotte tra papà e mamma“. “Oggi tuo figlio ha 31 anni, tu lo hai denunciato due volte. Per cosa lo hai denunciato?”, domanda la presentatrice. Allora l’ex attrice hard spiega: “Lui andava a scuola, era abbastanza bravo. Lui è molto intelligente. Davanti a scuola gli hanno dato delle pasticche, parliamo di 13-14 anni. Credimi, io non sapevo cosa avesse. Gli dicevo di andare dal dottore ma lui diceva di no, rimaneva nel letto e stava male. Mano a mano, purtroppo, Ludwig forse avrà avuto dei coetanei.. inevitabilmente è entrato nella storia della droga. Io vorrei dire una cosa: nella nostra famiglia, parlo di Ungheria, non abbiamo mai fatto uso di droga, nemmeno marijuana”.

Ancora Cicciolina racconta, in lacrime, di aver visto il figlio trasformarsi negli anni: “La prima volta l’ho denunciato perché costretta. Arrivava a fare cose non normali. Mi ricordo che dopo mesi venne una pattuglia di carabinieri mi chiesero: ‘Va avanti con la denuncia o ritira?’. In quel caso ho ritirato, ma forse sarebbe stato meglio andare avanti. A Roma ho provato a portarlo in un posto per disintossicarsi, per rifarsi una vita. Mi faceva promesse però poi ci sono stati degli episodi talmente brutti e crudeli, anche nei miei confronti“. “Lui ti ha fatto delle percosse perché voleva soldi per comprare la droga, giusto?”, domanda Toffanin. “Io in casa ho dovuto sempre tenere dei soldi altrimenti diventava aggressivo. E poi il giorno successivo, gli dicevo: ‘Hai rotto mezza casa, hai dato i pugni agli specchi’. E niente, bisognava tenere i soldi a casa, ogni giorno, 100, 200, 500 euro. Io mica sono miliardaria”. “Ti ha anche minacciato con la pistola taser..“, interviene la conduttrice, ma Staller la ferma subito spiegando che c’è un procedimento in corso e ora le hanno proibito di parlarne.

Quindi nuovamente: “Se fosse morto mio figlio io sarei andata dietro a lui a morire, è una cosa terrificante. Non è facile avere i figli in questo senso – dice Ilona -. Ora è in America, per disintossicarsi, facendo una nuova vita. Il padre lo sta aiutando in tutte le forme. Ovvio che è vissuto 31 anni con me e il mio pensiero è sempre con lui, ma io non voglio che muoia. Ci sono tante persone con i figli morti di droga. Quando un figlio compie 18 anni non puoi stargli dietro e controllarlo, se va in discoteca, cosa succede”. Quando la conduttrice le chiede se si senta in colpa, Staller risponde di aver fatto tanto per Ludwig, di averlo iscritto ad una importante scuola d’arte nel centro di Roma e poi in alcuni istituti privati: “Io per lui sono finita in ospedale perché c’è stato un grande battibecco, lui a volte era molto aggressivo. Il giorno successivo mi diceva di non ricordarsi cosa fosse successo. Bisogna vedere quello che gli hanno dato, in quei momenti non lo riconosco. Ultimamente erano sempre meno, attraversava anche la strada così.. io gli dicevo per favore di stare attento. Lui navigava per conto suo”.

“Ma quando lui è venuto qui la scorsa volta tu lo avevi denunciato. Aveva anche fatto una proposta di matrimonio a una ragazza..”, dice Toffanin. L’ex attrice pornografica risponde: “Non conosco la sua situazione sentimentale, abbiamo poca comunicazione. Lui è così, pensa a modo suo. Io non ho capito se lui me le sta facendo così a me perché ho sempre detto di no per il suo bene. [..] Spero che questa cosa si risolva e che possa fare una cura. Io disperata sono andata a denunciare, ma per fermarlo, per salvarlo. Io voglio il suo bene, assolutamente. Quale mamma non vuole bene al proprio figlio? Lui è stato un figlio d’amore, io l’ho voluto, da parte mia almeno. Quando era bebè, andavo in giro a New York, gli facevo le foto, compravo i vestitini, qualsiasi cosa io ero lì con lui”. “Pensi di essere stata una brava mamma o hai sbagliato con lui?”, domanda Toffanin. Ma l’ex attrice non riesce ad ammettere alcuna colpa, neanche minima: “Non capisco.. la droga è così forte. Mi dispiace tanto, però adesso penso che negli States sicuramente si metterà in riga. Lui adora l’arte, gli piace dipingere. Io vorrei dirgli che lo amo, che è la mia vita”. Quindi si commuove, inviando un messaggio direttamente al figlio: “Fallo per la tua vita, io più avanti non ci sarò”. Anche Toffanin si emoziona: “Anche economicamente le cose non vanno bene..”. “Tra soldi, soldi e spese legali anche con il suo papà. Io oggi faccio delle ospitate, dipingo, faccio l’artista. Vorrei fare una storia sulla mia vita, sto cercando un produttore. Vicino a me c’è il mio avvocato.. sinceramente vivo con 20 gatti, loro mi danno tanto amore. Ho delle amicizie sì, ristrette, non è facile avere amicizie sincere nel mondo dello spettacolo. Non sto cercando un uomo”. Infine conclude: “Si dice che dopo il buio arriva sempre il sole”, le sue parole piene di speranza. Toffanin le augura il meglio e la congeda: “Spero che tutto si risolva e tuo figlio stia meglio, so dai tuoi racconti di tante volte che tu lo hai amato e lo ami tantissimo”.

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