Il tribunale della città di Tashkent, in Uzbekistan, ha deciso che i rappresentanti della Quramax Medical, l’azienda uzbeka che ha distribuito lo sciroppo nel proprio Paese, devono andare in carcere
Ventitré persone sono state condannate per avere causato la morte di 68 bambini con la vendita di uno sciroppo tossico che conteneva quantità fuori norma di glicole dietilenico ed etilenico. Il tribunale della città di Tashkent, in Uzbekistan, ha quindi deciso che i rappresentanti della Quramax Medical, l’azienda uzbeka che ha distribuito lo sciroppo nel proprio Paese, devono andare in carcere. Gli imputati sono stati giudicati colpevoli di evasione fiscale, vendita di medicinali scadenti o contraffatti, abuso d’ufficio, negligenza, falsificazione e corruzione. Le pene comminate vanno da due a 20 anni.
La condanna più elevata, quella di 20 anni, è stata comminata a Singh Raghvendra Pratar, direttore esecutivo della Quramax Medical. Gli sciroppi contaminati sono stati prodotti da Marion Biotech in India e distribuiti dall’azienda uzbeka. Secondo l’agenzia di stampa Reuters, anche ex alti funzionari responsabili della concessione di licenze per i medicinali importati sono stati condannati a lunghe condanne. Lo scorso gennaio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva segnalato criticità su due sciroppi per la tosse – Ambronol e Dok-1 Max – della Marion Biotech dopo che 18 bambini uzbeki erano morti a causa del loro consumo.
Marion Biotech ha sempre negato le accuse, ma dopo un’ispezione della polizia nel dicembre 2022, la produzione degli sciroppi è stata sospesa dal ministero della Sanità indiano e la licenza dell’azienda è stata sospesa dal dipartimento per la sicurezza alimentare nello stato settentrionale dell’Uttar Pradesh. A marzo 2023 le licenze di produzione sono state cancellate permanentemente dal mercato nazionale. La corte uzbeka ha infine deciso che le famiglie dei 68 bambini morti riceveranno ciascuna 80.000 dollari (63.000 sterline) di risarcimento. La stessa somma verrà corrisposta anche alle famiglie di quattro bambini diventati disabili dopo aver consumato lo sciroppo per la tosse.