Cultura

“Dio. La Scienza, le prove. L’alba di una rivoluzione”, il libro che illustra tutte le “prove scientifiche” dell’esistenza divina

di F. Q.

L’Universo ha avuto un inizio, avrà una fine, è in espansione e proviene da un Big Bang. Oggi sappiamo tutto questo, ma appena 100 anni fa la scienza ancora credeva che il cosmo fosse eterno e immutabile. L’elenco di false credenze diffuse in alcuni tempi e luoghi della storia e difesi proprio sulla base di assunti scientifici poi smentiti, del resto, è consistente e inevitabile, e cresce man mano che la ricerca dispone di teorie e metodi più efficaci e aggiornate e può quindi scartare teorie precedenti. Dalla quantistica alla relatività, da Einstein a Gödel, sono numerosi e determinanti gli scienziati e le scoperte che tra Otto e Novecento hanno dato una svolta all’ipotesi dell’esistenza di una forza regolatrice del mondo.

Il saggio Dio. La scienza, le prove. L’alba di una rivoluzione di Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnaisses ne illustra il pensiero e la portata rivoluzionaria con una prosa intensa, avvincente e mai prevedibile. Un libro controverso e campione di vendite in Francia negli ultimi anni, con oltre 300mila copie vendute, che ora arriva anche in Italia grazie ai tipi di Sonda (pp. 612 con illustrazioni a colori, 24,90 €). Con un linguaggio universale e accessibile, gli autori offrono un’inedita panoramica delle “prove scientifiche” dell’esistenza di Dio. La tesi del libro è che l’idea di un’intelligenza creatrice non sia inconciliabile con l’evidenza scientifica, e per dimostrarlo gli autori hanno coinvolto un team di 20 specialisti.

Bolloré, ingegnere e direttore d’azienda, e Bonnassies, politecnico e imprenditore, raccolgono tutte le nuove “prove” dell’esistenza di un “creatore”. Gli autori avevano un obiettivo importante: permettere a chi desidera riflettere seriamente sulla questione dell’esistenza di Dio di avere in un unico libro le conoscenze più recenti e affidabili. Destinato a tutti, agnostici e credenti, curiosi e studiosi, questo saggio esplora la questione dell’esistenza di Dio attraverso 12 temi, raggruppati in capitoli indipendenti: La termodinamica e la morte termica dell’Universo; Cosmologia e Big Bang; Il principio antropico; Biologia, con il passaggio dalla materia inerte a quella vivente; La contingenza dell’universo; Il problema dell’inizio del tempo; Matematica e logica; La Bibbia: verità o leggenda?; Gesù: chi è?; Il popolo ebraico: un destino sorprendente; Il miracolo di Fatima; La questione morale: tutto è lecito?.

La prefazione si deve a Robert W. Wilson, vincitore del Premio Nobel per la Fisica nel 1978 insieme ad Arno Penzias, è stato il co-scopritore, nel 1964, della radiazione cosmica di fondo, un’eco del Big Bang. Le sue ricerche hanno contribuito a dimostrare il fatto che l’Universo abbia avuto un inizio. Nella versione italiana, invece, la prefazione è firmata da Antonino Zichichi, fisico al Cern e divulgatore scientifico italiano, specializzato nel campo della fisica delle particelle. “Da scienziato credente […] è mia profonda convinzione che sia compito nostro cercare nella natura e nell’universo, come fece Galileo Galilei, padre della scienza moderna, le impronte di Dio“, spiega nel suo intervento ad apertura del volume.

Ma quindi Dio esiste? Ciò che è certo è che la risposta esiste, indipendentemente da noi. Solo la nostra mancanza di conoscenza può ostacolare la risposta. E secondo gli autori del saggio, diversi campi indipendenti della conoscenza stanno già gettando una luce nuova e forse decisiva su un’ipotetica risposta al quesito che tutti si sono posti almeno una volta nella vita. “La nostra speranza è che, alla fine di questa lettura, ognuno sia in grado di decidere chiaramente e liberamente ciò che vuole credere“.

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