La testimonianza piccante e piuttosto temeraria è rintracciabile a pagina 276 del libro "American Woman - La trasformazione della moderna First Lady, da Hillary Clinton a Jill Biden"
Il segreto di un matrimonio lungo e duraturo? Del “buon sesso”. Parola di mister president Joe Biden. La testimonianza piccante e piuttosto temeraria è rintracciabile a pagina 276 del libro “American Woman – La trasformazione della moderna First Lady, da Hillary Clinton a Jill Biden” scritto dalla corrispondente della Casa Bianca del New York Times Katie Rogers, in uscita in questi giorni. Come riporta il Guardian, Rogers scrive che Biden scelse di non candidarsi alla presidenza nel 2004 dopo che la moglie Jill Biden entrò nella loro stanza indossando un top scollato con la parola “NO” scarabocchiata sulla pancia. Si tratta delle presidenziali in cui il partito democratico scelse John Kerry, infine sconfitto da George W. Bush al suo secondo mandato.
Sempre secondo gli assistenti dell’allora semplice senatore, Biden parlando a un gruppo di sostenitori sottolineò il poco interesse a candidarsi proprio perché preferiva “stare a casa a fare l’amore con mia moglie mentre i miei figli dormono”. Rogers infine segnala che Biden avrebbe poi scherzato recentemente prima di diventare presidente dicendo che il ‘buon sesso’ è la chiave per un matrimonio duraturo e felice (“con grande dispiacere di sua moglie”, scrive l’autrice). Joe e Jill si sposarono nel 1977 dopo una corte insistente e finanche prepotente dell’ex vice di Obama durata cinque anni, dopo che lui era diventato vedovo perdendo la sua prima moglie, Neilia, e la figlia Naomi, in un incidente stradale nel 1972.
Infine la notizia che sta girando in queste ore su Biden, oggi 81enne, come ringalluzzito sex boy, sta come sviluppando un curioso caso di dissociazione cognitiva in chi legge: il “buon sesso” evidente nei titoli riguarda il periodo in cui Biden era sessantenne o perlopiù negli anni precedenti, ma non è attinente al presente in cui l’uomo appare seriamente affaticato inanellando in diretta mondiale molti momenti di annebbiamento mentale e di ridottissime capacità motorie.