Folgorato da una scossa di 20.000 volt e sopravvissuto. Un cinquantenne trevigiano, folgorato dall’urto con una cassetta dell’alta tensione, è stato operato dal team medico di Chirurgia Plastica dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso che ha effettuato un intervento di ricostruzione plastica per le gravi ustioni riportate. La condizione clinica dell’uomo dopo la scossa è risultata subito critica, con un ricovero in unità di terapia intensiva cardiologica, consulenze neurologiche e nefrologiche, oltre a tac cerebrale. Dopo un intervento di dieci ore, attualmente il paziente è a casa, sta bene e tutte le ferite sono guarite.
Dopo 48 ore di osservazione ne è stato disposto il ricovero in chirurgia plastica, perché presentava ampie ustioni da folgorazione al gomito destro, spalla e cuoio capelluto. Oltre alle lesioni cutanee aveva alterazioni di sensibilità e di motilità a carico del nervo ulnare. Dopo un primo intervento sui tessuti necrotici e riparo con membrane bioingegnerizzate, una seconda operazione di ricostruzione ha riparato cuoio capelluto e spalla, laddove la scossa era entrata entrata e uscita, poi la ricostruzione del gomito destro, con un lembo microchirurgico prelevato dalla coscia e attaccato ai vasi del braccio, e la contemporanea ricostruzione del nervo ulnare.
“In un mondo in cui ogni giorno si compiono progressi straordinari nella medicina e nella tecnologia – ha sottolineato Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana – storie come questa ci ricordano il vero impatto positivo che possono avere sull’umanità il lavoro dei nostri medici, infermieri e personale sanitario in generale”.