Certo il promo era bello. Avete presente lo spot “La tv Fa 70 – conduce Massimo Giletti” che hanno mandato in onda 1264073 volte durante il Festival di Sanremo? Camerini, voci dei protagonisti della tv, ballerini, costumi, manichini senza volto e senza età. Non che guardandolo uno cadesse dalla sedia, no. Ma c’erano sentori di varietà e insieme di nuove idee, speranze, aspettative. Quelle che ti fregano sempre, dovresi saperlo. Solo che uno pensa, ‘d’altronde, se la Rai si mette in testa di celebrare i 70 anni della tv, chissà che cosa gargantuesca avrà messo in piedi‘. E invece no. ‘Certo, magari hanno scelto la via dell’eleganza e della sobrietà’. Nemmeno. Perché quello visto ieri sera non era né carne né pesce né niente, per dirla alla John Fante e nobilitare questo piccolo scritto di routine.
Massimo Giletti torna in Rai e come torna? In panni ibridi, pure lui come Arturo Bandini. Ha provato ha fare il conduttore di puro intrattenimento ma avendo accanto fuoriclasse della conduzione (leggasi Bonolis, Amadeus, Clerici), il confronto è stato immediato e non ne è uscito benissimo. È andata meglio nei momenti di intervista, più a suo agio, più “lui”. Che sia un professionista mica si discute. Che fosse la persona giusta per questa serata, quello si potrebbe discutere.
A proposito di grandi ospiti: un team di autori che nemmeno a Sanremo e poi questi grandi ospiti te li ritrovi lì, a tratti imbarazzati, a tratti decisi a buttare il pallone in rete, cuore oltre l’ostacolo come quando una splendida Antonella Clerici ha cantanto male She per ricordare quando l’aveva cantata – sempre male – a Sanremo 20 anni fa. L’autoironia, il saper tenere il palco, la spontaneità ma su una base di professionismo a livelli intoccabili, Clerici è stata il momento più godibile.Lo direbbe bene Elvis Costello, she may be the face I can’t forget.
Sembra bello vedere e ascoltare Maria De Filippi, che a Giletti ha concesso un’intervista riportandolo in una dimensione a lui familiare e nella quale è bravo: “In tutti questi anni nessuno della Rai mi ha mai fatto una proposta, credimi. E hanno fatto bene: hanno tanti conduttori bravissimi non hanno certo bisogno di me!”, le parole di Queen Mary. Sorvoliamo a grandi falcate su Fiorello e la clip registrata, sul doveroso omaggio a Baudo che pure ha lasciato un sapore in bocca mica troppo dolce e piacevole.
Menomale che in Rai hanno il tesoro delle teche: il passaggio su Raffaella Carrà, una chicca (a proposito, se non l’aveste ancora fatto perché la vita è frenetica e chissà che altro motivo, Raffa di Daniele Lucchetti vale la pena). Insomma, uno show per festeggiare i 70 anni della Rai? No. Un pezzo di infotainment? No. Un varietà ‘alla vecchia’? No no. Una formula innovativa e piena di idee? Eh no. Né carne, né pesce, né niente. Per ridirla alla John Fante.
La TV fa 70 ha vinto con il 20% (2,5 mln), Grande Fratello fermo al 16.5% (2,2 mln). Sciarelli con Chi l’ha Visto? sempre bene (10.9%), ancora in calo Mare Fuori (5.7%). Un buon risultato? Insomma. Con una durata impossibile (all’una e mezza dorme pure Batman), un bel budget e una grande occasione da festeggiare, troppo poco. Tra l’altro, se questa è la resa sui grandi eventi nell’ambito della ‘nuova narrazione Rai”, la faccenda di chi si piglia Sanremo 2025 si da ancora più difficile da risolvere. Pupazzo Gnappo, sei libero a febbraio prossimo?