Pietro Leemann si ritira. Lo chef svizzero del primo ristorante stellato vegetariano – il Joia di Milano – si prepara a cambiare vita. Ancora un anno, e dal 2025 si trasferirà in una “comunità spirituale” vicino a Centovalli per vivere da monaco della religione indiana Krishnaita. Ne parla in un’intervista al Corriere: “Sono già monaco in città, presto sarò monaco in una comunità. Un monaco è una persona che ha fatto delle scelte ascetiche: io vivo già secondo i principi della libertà della mia religione, e cioè sono vegetariano, non bevo alcolici, non consumo droghe, non consumo bevande eccitanti come il caffè, non gioco d’azzardo e trasformo l’energia sessuale in energia spirituale, in una forma d’amore più alta. Vivrò allo stesso modo, ma all’interno di una comunità, insieme alla mia compagna Rachele e ad altre persone che stanno lavorando al progetto. Siamo una comunità internazionale”.
Leemann prosegue: “Sarà una comunità aperta al mondo. Chiunque potrà venire, meditare e pregare con noi, restare un giorno oppure sei mesi oppure per sempre. Ci saranno due ristoranti: uno più semplice, una cucina vegetariana di montagna, e uno più ‘alto’ all’interno del tempio […] Gli alimenti serviti saranno tutti biologici, molti prodotti nel villaggio o raccolti lì attorno […] E naturalmente ci sarà una scuola di cucina dei templi, io insegnerò”. Un ritiro tutt’altro che inoperoso, quindi.
Interrogato sul perché di questa scelta di vita, lo chef fa sapere: “Sono entrato in una nuova fase: il ‘Joia’ era un business, ora porto la mia conoscenza al servizio di uno scopo spirituale […] Sarà un villaggio rispettoso della natura, degli animali, delle persone […] Viviamo in una società che ci prende molte energie e ce ne lascia poche per stare dentro noi stessi: in realtà sarebbe quello introspettivo, intimo, il nostro stato originale”.