Tasso di disoccupazione stabile in gennaio. Si conferma al 7,2%, fa sapere l’Istat, mentre quello giovanile cresce di 0,2 punti al 21,8%. In rialzo anche il tasso di inattività (chi non ha e non cerca un impiego) che sale al 33,3% (+ 0,2 punti). Rispetto allo scorso dicembre il numero di senza lavoro è rimasto sostanzialmente invariato. Gli occupati (chi ha un impiego sul totale della popolazione in età lavorativa) a gennaio 2024 calano rispetto a dicembre (- 0,1%) ma aumentano nel confronto con gennaio 2023 (+ 1,6%). Nel complesso dati che indicano un mercato del lavoro fiacco che ha esaurito la spinta degli ultimi mesi e si allinea con maggior coerenza ai dati sulla debole crescita economica del paese. Su base mensile il numero di occupati, in valore assoluto, diminuisce di 34mila unità, esito di una flessione di contratti a termine (- 15mila), solo in parte recuperata dai tempi indeterminati (+ 5mila). In calo anche gli autonomi (- 24mila).
Il commento dell’Istat sintetizza le ultime evoluzioni del mercato del lavoro: “A gennaio 2024 l’occupazione cala, rispetto a quella di dicembre 2023, per effetto della diminuzione dei dipendenti a termine (che scendono a 2 milioni 953mila) e degli autonomi (5 milioni 45mila). Il numero degli occupati – pari a 23 milioni 738mila – è superiore a quello di gennaio 2023 di 362mila unità, come sintesi dell’incremento di 373mila dipendenti permanenti e di 22mila autonomi e della diminuzione di 33mila dipendenti a termine”. Nell’intera zona euro la disoccupazione si è attestata al 6,4%, in calo rispetto al 6,5% di dicembre 2023 e al 6,6% di gennaio 2023. “Il lavoro diventa sempre più stabile” guardando il dato occupazionale di gennaio 2024 che indica una lieve flessione di 34mila unità (-0,1%), osserva Lucio Poma, capo economista di Nomisma, rilevando che “il dato interessante è che, come ormai accade da mesi, a calare sono i lavoratori a termine”.