Anche la Corte dei Conti della Lombardia indaga sull’urbanistica a Milano. Dopo le indagini della Procura su abusi edilizi, i magistrati contabili hanno aperto un fascicolo per capire se c’è stato un danno erariale negli interventi fatti come ristrutturazioni o utilizzando la scia e dunque senza permesso di costruzione. Secondo i magistrati la città di Milano, come anche altri Comuni, non ha aggiornato gli oneri di urbanizzazione: il capoluogo lombardo, ad esempio, ha gli oneri di urbanizzazione “fermi al 2013-2014”. La legge regionale, invece, prevede che gli oneri vengano aggiornati con cadenza triennale, comportando un potenziale danno erariale per la pubblica amministrazione.

Il procuratore: “Obbligati ad aprire un fascicolo” – La conferma dell’apertura dei fascicolo da parte della procura della Corte dei Conti arriva nella conferenza stampa alla vigilia della cerimonia dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della magistratura contabile. Come ha spiegato il procuratore regionale della Lombardia Paolo Evangelista, la Procura della Corte dei Conti contabile è obbligata ad aprire un fascicolo “ogni qual volta vi è una denuncia in cui viene ipotizzata una fattispecie di danno attuale concreta” e anche in presenza di articoli di stampa. È il caso delle indagini sull’urbanistica a Milano. “Nel momento in cui dagli articoli di stampa è stato rappresentata questa ipotesi di danno di mancata entrata, perché è stata applicata la normativa in tema di ristrutturazione edilizia e non quella che prevede invece un permesso di costruire, e in questo caso gli oneri a carico del privato sono di fatto inferiori – ha aggiunto Evangelista – in questa ipotesi di fattispecie di danno erariale da mancata entrata in materia urbanistica la Procura ha l’obbligo di aprire un’istruttoria” che “è stata aperta” anche se “rimane il segreto dell’attività investigativa”.

Nel 2023 recuperati 8,5 milioni per danno erariale – Durante la cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti della Lombardia, è emerso poi che sono state 104 le sentenze sul 2023 relative a casi di danno erariale. Atti con i quali, l’anno scorso, i magistrati contabili hanno recuperato la cifra record, rispetto alle altre sezioni regionali del resto d’Italia, di oltre 8,5 milioni di euro su 18 milioni contestati. “Nel 64% dei casi la domanda della Procura è stata accolta in toto o parzialmente e l’importo delle condanne comminate è stato di circa 17 milioni e quattrocentomila euro, a cui sono da aggiungere gli oltre 827.000 euro derivanti dalle sentenze emesse a definizione del rito abbreviato e dalle ordinanze di definizione del giudizio con rito monitorio. Tra questi, spiccano i destinatari di contributi pubblici erogati per dare attuazione a programmi di interesse pubblico”, ha spiegato il presidente, Antonio Marco Canu, nel suo intervento.

Fari su aziende sanitarie – Il magistrato contabile ha sottolineato anche l’importanza di riconoscere in danno d’immagine, cagionato dal dipendente che si macchia sul posto di lavoro di reati sessuali: “Il risarcimento del danno all’immagine della pubblica amministrazione derivante da reati di violenza sessuale commessi da pubblico dipendente in rapporto di occasionalità necessaria con compiti d’ufficio”. Fari puntati invece, della procuratrice generale, Maria Riolo, su aziende sanitarie ed ospedaliere e sui fondi del Pnrr impiegati negli efficientamenti energetici e nei grandi appalti: “Quanto ai controlli sul Pnrr, è emerso che nel bilancio assestato della Regione Lombardia 2022 risultano 1,2 miliardi per il finanziamento di investimenti del Pnrr; le risorse sono da riferire per l’82 per cento alla Missione 6 Salute”.

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