Nuovo infortunio sul lavoro durante uno stage del PCTO (ex alternanza scuola-lavoro). Un ragazzo di 18 anni è rimasto ferito mentre stava lavorando a un tornio in un’azienda di isolanti termici a Casarza Ligure. Il 18enne giovedì 29 febbraio si è tranciato il dito medio della mano sinistra. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i militi della Croce rossa, che dopo aver fermato l’emorragia hanno raccolto il dito, lo hanno messo sotto ghiaccio e hanno disposto l’immediato trasferimento del giovane all’ospedale San Paolo di Savona, specializzato nei traumi alla mano. In fabbrica sono intervenuti anche i carabinieri e gli ispettori dell’Asl 4 per verificare se le norme di sicurezza siano state rispettate. Si tratta del secondo incidente sul lavoro a distanza di poche ore: mercoledì 28 febbraio, sempre nell’entroterra del Tigullio, un operaio di 58 anni è caduto in un fosso di una cava di Ardesia riportando traumi alla testa e al bacino.

Da anni l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro viene messa sotto accusa. Il mondo della scuola risulta spaccato tra chi invita a non strumentalizzare i singoli incidenti, e chi chiede di eliminare l’obbligatorietà dell’esperienza lavorativa (Flc Cgil) o addirittura di abolire del tutto i percorsi scuola-lavoro (Cobas). Solo nel 2022 sono state 17mila e 531 le denunce per infortuni di minorenni sul posto di lavoro. Di queste, 14.867 hanno riguardato studenti (641 dei quali impegnati in alternanza scuola-lavoro) e 2.664 lavoratori (tra cui 285 allievi di corsi di formazione professionale). In tre casi gli infortuni hanno avuto un esito mortale, come emerso dall’indagine nazionale ‘Il lavoro regolare minorile tra formazione e sicurezza’ di dicembre 2023, realizzata dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza nell’ambito del progetto Formazione sicura in età adolescenziale (Fase), promosso in collaborazione con l’Istituto psicoanalitico per le ricerche sociali (Iprs) e la Fondazione Censis. A maggio 2022 è stato addirittura istituito un fondo per risarcire le famiglie degli studenti morti nel corso degli stage. Il fondo, contenuto nel decreto approvato durante il consiglio dei ministri del 1° maggio 2022, prevede dieci milioni di euro per il 2023 e due milioni di euro annui, a decorrere dal 2024.

Intanto le denunce per infortunio sul lavoro presentate all’Inail a gennaio 2024 risultano in aumento. Gli infortuni sono stati oltre 42mila, con un incremento del 6,8% sullo stesso mese del 2023. In 45 di questi casi l’esito è stato mortale, con un aumento del 4,7%. “I dati pubblicati oggi sugli infortuni sul lavoro indicano l’immobilismo di istituzioni e politica e la responsabilità diretta delle imprese”, ha commentato il Segretario Generale Cgil Liguria Maurizio Calà. Secondo le elaborazioni dell’Ufficio Economico Cgil Genova e Liguria, in Liguria a gennaio sono state 1.316 le denunce di infortunio sul lavoro, con un aumento di 128 denunce rispetto all’anno precedente pari al più 10.8 per cento, ossia 42.5 denunce di infortunio per ciascuno giorno del mese di gennaio.

“C’è una responsabilità diretta delle imprese che non investono in salute e sicurezza sul lavoro – aggiunge Calà – ma anche delle istituzioni le cui politiche sul tema sono inesistenti o addirittura dannose come nel caso dei subappalti selvaggi dove spesso si annidano le peggiori forme di sfruttamento e illegalità – e conclude – le misure annunciate dal Governo sulla sicurezza sul lavoro sono una presa in giro. La politica deve farsi carico di questa emergenza nazionale che deve essere contrastata con tutti gli strumenti possibili, molti dei quali sono contenuti nelle proposte sindacali presentate al governo e completamente disattese”.

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