PARIGI – Dopo aver presentato, lo scorso ottobre, una collezione sostenibile al 98%, Stella McCartney proclama ora il suo “Manifesto da parte di Madre Terra” per ricordare a tutti che non c’è più tempo per invertire la rotta e salvare il Pianeta. La stilista britannica ha sempre fatto dell’attenzione all’ambiente il punto di partenza per le sue creazioni e ora, consapevole del fatto che l’industria della moda è responsabile del 10% dell’inquinamento globale, seconda solo a quella petrolifera, usa la sua voce per lanciare un monito sull’urgenza di cambiare il sistema. Così, nella suggestiva serra di vetro del Parc André Citroën a Parigi (già teatro di tante sfilate di Marc Jacobs per Vuitton), Stella McCartney ha trasformato la sua sfilata alla Paris Fashion Week in una dichiarazione d’amore e impegno nei confronti della Madre Terra. E ad applaudirla, insieme in prima fila, c’erano i due Beatles, papà Paul McCartney e Ringo Starr, che lei è corsa ad abbracciare sul finale.
Tutto è iniziato con un’imponente proiezione su maxi schermi sostenibili del suo Manifesto da parte di Madre Terra, letto con emozione dalla star di Hollywood Olivia Colman con le voci di tanti attivisti per il clima, tra cui Sharon Stone ed Helen Mirren. L’atmosfera si è impregnata della forza delle parole e delle immagini, suscitando un senso di urgenza e responsabilità nei confronti del pianeta, amplificato dalle note toccanti di “What a Wonderful World” che risuonavano in sottofondo. Un dialogo immaginario tra la Terra e l’Uomo, intenso e poetico. Le parole di Gaia toccano corde profonde e suonano come l’estremo grido dall’arme, ponendo domande dirette sulla relazione dell’uomo con il Pianeta: “Gaia, Magna Mater, Madre Terra. Mi hai chiamato con molti nomi e conosci il mio volto. Mi vedi negli alberi, negli uccelli, nelle onde, tutti provenite da me. In armonia. Allora perché mi fai del male? Siamo sempre insieme e nonostante i tuoi tentativi di emancipazione non puoi tagliare il cordone ombelicale che collega l’intero Pianeta. Scusami, baby. Sono l’unica madre in cui è naturale, per lei sopravvivere, ai suoi figli. Ma cosa resterà di me. Ti amo ancora. Mi ami ancora? Ho bisogno che tu me lo dimostri, dimostrami che mi ami. Sarebbe davvero l’ora”.
Quindi le modelle sono uscite in passerella ed è stata la collezione stessa a parlare più forte di ogni parola. Stella McCartney ha proposto un ritorno alle sue radici stilistiche, con proporzioni over e tessuti innovativi che rispettano l’ambiente. Ogni capo era un’ode alla natura, realizzato con materiali sostenibili e tecniche di produzione eco-friendly. Dalle fibbie circolari in cristallo privo di piombo ai bottoni metallici riciclabili, ogni pezzo è stato curato nei minimi dettagli per ridurre al minimo l’impatto ambientale. La pelle ottenuta da fibre vegetali è ancora una volta protagonista di borse, gonne, pantaloni e giubbotti; mentre la lana lavorata a punto pelliccia ha dato vita a cappotti iconici, come il mini abito-pellicciotto turchese indossato da Lila Moss, la figlia 21enne della topmodel Kate Moss. Tra i pezzi chiave della collezione, giacche oversize in feltro rosa polveroso, top a rete di cristalli, bluse con le maniche a farfalla e tailleur sartoriali con maxi spalle, vita stretta e pantaloni ampi, e abiti da sera leggeri che abbracciavano le forme del corpo. Ampie spalle e lunghezze mini dominavano la passerella, mentre l’iconica stampa a labbra, introdotta nel 2014, si è riaffacciata in una nuova veste, tra drappeggi e una nuova versione della borsa Falabella. Questa collezione è come sempre un viaggio nei ricordi attraverso l’archivio personale di Stella, una fusione di stili con l’immancabile omaggio al guardaroba di mamma Linda. Ma soprattutto, è una dichiarazione di intenti, un appello all’azione e un’iniezione di speranza per il futuro del pianeta. Perché Stella McCartney ha dimostrato che è possibile fare moda di lusso in modo davvero sostenibile, con la consapevolezza che questo termine, “sostenibile”, non deve essere un mero proclamo, ma uno sforzo concreto.