Polemica a Lugo di Romagna (Ravenna), dove Enrico Randi, candidato sindaco alle comunali dell’8 e 9 giugno per una lista vicina a Fratelli d’Italia, ha esposto alla vetrina del suo comitato elettorale otto fotografie (numerate) di donne seminude e in pose ammiccanti. “Il nostro messaggio vuol essere quello dell’affermazione femminile, la fecondità, la bellezza, la gestione matriarcale, per incoraggiare il mondo femminile a prendere posizione. La Romagna è tradizionalmente una terra matriarcale, io stesso ho dovuto chiedere il permesso a mia moglie prima di candidarmi”, si giustifica Randi, 37enne fondatore di un’associazione culturale di destra dal nome “Risveglio italiano”.

Come riporta il Corriere Romagna, le foto erano tanto evidenti che qualche cittadino lughese, passando di fronte al locale, ha pensato si trattasse di un negozio di intimo. In molti però si sono indignati per l’utilizzo di donne in pose esplicite a fini politico-elettorali. La presa di posizione più dura è arrivata dalla lista “Per la buona politica”, che sfida Randi alle elezioni con la candidata sindaca Roberta Bravi e parla di “sfruttamento del corpo femminile per scopi riprovevoli e con pregiudizi inaccettabili”, sottolineando come l’episodio arrivi a ridosso dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna.

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