Solo in pochissimi custodiscono questo segreto, fanno sapere i bene informati e gli ex dipendenti della casa reale e lo dicono per lo più ai media stranieri, spagnoli e americani
Da una parte il muro di silenzio che circonda Kate Middleton dall’interno del palazzo e della famiglia, dall’altro il rumore assordante delle speculazioni, dei gossip e delle congetture, anche più strampalate, sul suo reale stato di salute. Kensington Palace ha fermato le voci incontrollate che davano Kate in coma farmacologico o addirittura ricoverata e tenuta nascosta per un intervento di chirurgia estetica (dal chirurgo plastico Dr Miami), ma non può fermare l’insoddisfazione dei sudditi che vogliono sapere la verità. Solo in pochissimi custodiscono questo segreto, fanno sapere i bene informati e gli ex dipendenti della casa reale e lo dicono per lo più ai media stranieri, spagnoli e americani. Come le parole di un ex assistente della Famiglia Reale, che i quotidiani d’oltre Oceano definiscono “ben informato sulla gestione della comunicazione da parte dei reali”: “Solo una ristretta cerchia di persone sa cosa sta succedendo”, ha detto.
In Gran Bretagna la Corona ha fatto espresso divieto di dire una parola in più e prova ne è il silenzio ossessivo anche del principe William, unico che sarebbe autorizzato a romperlo. Nelle sue rare ed incostanti uscite pubbliche l’erede al trono non si è mai fatto trovare impreparato: a domanda sulle condizioni di Kate semplicemente non risponde. E’ successo anche il 1 marzo, mentre si trovava in Galles per festeggiare il santo patrono. A chi lo ha avvicinato e impudentemente ha osato domandare della moglie, lui ha evitato accuratamente di rispondere, limitandosi ad accettare i fiori che i bambini volevano recapitarle. Bocche cucite in famiglia e omertà totale da parte di chi sa tutto.
Questa disposizione ha lasciato spazio a due scarni comunicati stampa e a qualche dichiarazione da parte di un portavoce di Kensington Palace che al quotidiano americano Page Six, ha chiarito che non importa quanto saranno “forti e disgustose le provocazioni del web”, perché non saranno raccolte. “Siamo stati chiari dal primo momento” ha aggiunto riferendosi al comunicato diffuso il 17 gennaio nel quale veniva specificato che “la principessa del Galles sarebbe stata assente dagli appuntamenti pubblici fino a dopo Pasqua” concludendo che “questa disposizione non è cambiata”. Il portavoce di palazzo ha insistito, poi, sottolineando che la posizione ufficiale e’ sempre stata la stessa cioè: “Non si daranno ulteriori informaIoni finché non ce ne saranno”. Il senso è che non avrebbe senso dispensare notizie a pioggia sullo stato di salute di Kate e questo è l’approccio che si vuole continuare a mantenere.
Posizione ferma e chiara ma effetto decisamente controproducente, perché il ruolo dei reali è quello di essere presenti, di occuparsi di beneficienza e sollevare temi di interesse pubblico per contrastare le ingiustizie, tre mesi ed oltre di assenza sono un inedito che chiede le dovute giustificazioni. Se la regina Elisabetta ripeteva che la corona esiste nel momento in cui si vede, ecco queste assenze rischiano di avere l’effetto di cancellarla lentamente.