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La prima foto di Kate Middleton dopo l’intervento in ospedale solleva dubbi: “Quella in macchina non è lei”

La somiglianza con la sorella Pippa sarebbe forte, le due del resto sono davvero piuttosto simili. Per non parlare delle teorie della foto prodotta artificialmente perchè l’automobile sembrerebbe avere cinque ruote

Arriverebbe dagli Stati Uniti la foto che sudditi e curiosi di tutto il mondo aspettano di vedere da almeno due mesi: quella di Kate Middleton. Il sito di gossip molto popolare oltreoceano, TMZ, avrebbe rubato lo scatto che i media inglesi finora non avrebbero osato fare, su indicazioni del palazzo che chiede il rispetto assoluto della privacy della principessa del Galles e della sua famiglia. Kate, come noto, è stata sottoposta ad in intervento di chirurgia addominale “programmato” il 16 gennaio scorso e sarebbe in convalescenza a Windsor dal 29 di quel mese. L’ultima volta che è stata vista in pubblico, sempre sorridente insieme alla sua famiglia (e sempre terribilmente magra) è stato per Natale, a Sandringham. A più di due mesi di distanza, lunedì 4 marzo, arriva il presunto colpo di scena con la foto che paparazzi “non autorizzati” avrebbero scattato all’automobile blu della madre, Carole Middleton, con a bordo madre e figlia.

Kate sarebbe quella seduta al posto del passeggero con occhiali grandi scuri e a giudicare dall’orario in cui sarebbe stata scattata e dal percorso, l’auto starebbe tornando indietro dopo aver accompagnato bambini a scuola in una bella giornata di sole. Kensington Palace, che finora ha centellinato le informazioni legate alla principessa limitandosi a ripetere che “sta bene” e che il recupero procederebbe altrettanto bene, non ha commentato avendo ritenuto di farlo solo per fermare l’ondata di speculazioni e teorie complottiste fuori controllo che hanno invaso il web alla ricerca di una spiegazione plausibile di fronte alla tante falle dello storytelling ufficiale. Prima tra tutte la mancanza di una foto a rassicurare gli animi dei sudditi preoccupati per le sorti della loro futura e giovane regina e oggi, vista la situazione, della stessa corona.

Il giornalista Piers Morgan, da sempre voce fuori dal coro, su X (ex Twitter) ha commentato la pubblicazione dello scatto rubato dicendo che “Se la principessa del Galles ora sta abbastanza bene da poter andare in giro in automobile, che già di per sè è un’ottima notizia, adesso dovrebbe distruggere il mercato dei paparazzi pubblicando lei stessa una foto”. E questo è un aspetto, ma c’è dell’altro che si lega strettamente con il ruolo giocato dai media britannici in questa situazione davvero inedita: “E’ un po’ assurdo – scrive ancora Morgan – che il resto del mondo possa vedere la foto scattata da TMZ mentre i britannici che pagano le tasse per i reali non possano”. E qui si viene al secondo aspetto chiave dell’intera vicenda, perchè se da una parte è comprensibile e condivisibile il rispetto della privacy, dall’altra esiste una questione di opportunità legata al ruolo pubblico della Corona e dei suoi esponenti di primo piano.

Se Carlo III si è offerto anima e corpo al suo popolo condividendo una tragica diagnosi di cancro e mostrandosi nei suoi spostamenti e nei rari incontri ufficiali a palazzo, anche Kate, futura regina, dovrebbe dare qualcosa per rasserenare gli animi, diversamente le teorie del complotto non potranno che crescere. Prova ne è il fatto che, anche quest’ultima foto non ha soddisfatto i social ed il gossip britannico. “Non è lei” è il trend più diffuso da lunedì sera, quando l’immagine è stata pubblicata e resa disponibile alle analisi di tutto il mondo. La somiglianza con la sorella Pippa sarebbe forte, le due del resto sono davvero piuttosto simili. Per non parlare delle teorie della foto prodotta artificialmente perchè l’automobile sembrerebbe avere cinque ruote.

Insomma, il riepilogo delle defezioni della casa reale che sembra andare a rotoli è sempre più lungo e se Carlo III non corre presto ai ripari la sopravvivenza stessa della monarchia è messa a duro rischio e le parole di Morgan lo confermo perchè, alla fine, i contribuenti pagano le tasse per mantenere i reali e hanno tutto il diritto di sapere la verità.