Cronaca

“La tua rivoluzione è stata la mia”. Polemica su Di Cesare per il post su Balzerani (poi cancellato). Rettrice La Sapienza: “Sconcerto”

Un post su X nel giorno della morte di Barbara Balzerani, l’ex brigadista che partecipò al rapimento e all’omicidio di Aldo Moro. “La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malinconia un addio alla compagna Luna”, ha scritto Donatella Di Cesare su X. Un post poi cancellato, ma che ha comunque scatenato la polemica sulla professoressa, ordinaria di Filosofia teoretica alla Sapienza di Roma. Dopo gli interventi di alcuni politici di centrodestra, la rettrice dell’università capitolina, Antonella Polimeni, ha espresso”sconcerto“, ricordando a nome di tutta la Comunità accademica “l’altissimo tributo di sangue pagato dall’Università Sapienza nella stagione del terrorismo”. Polimeni ha confermato “la ferma condanna di ogni forma di violenza e prende le distanze da qualsiasi dichiarazione di condivisione o vicinanza a idee, fatti e persone che non rispettano o hanno rispettato le leggi della Repubblica e i principi democratici espressi dalla Costituzione”.

Il post della professoressa Di Cesare era stato rilanciato sempre su X da Giovanni Donzelli, deputato di Fdi: “Ma davvero Donatella Di Cesare ha fatto questo post (poi cancellato per vigliaccheria) per ricordare la terrorista rossa che con le BR rapì Moro e senza mai pentirsi rivendicò l’omicidio di Lando Conti? Non sono queste le idee che non si cancellano da insegnare alla Sapienza”, ha scritto il meloniano. A chiedere un intervento dell’Università romana è stato Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera: “È necessaria una profonda riflessione sulla pericolosità di dare risonanza, nelle università e nelle televisioni, a nostalgici di un tempo oscuro, in cui si affermavano le idee malsane e rivoluzionarie a colpi di mitra, con le bombe e coi sequestri di persona finiti in tragedia. Tutta la politica, oltre ai vertici de La Sapienza, prenda le dovute distanze dai nostalgici dell’odio e del terrorismo”.