Il caso della schermitrice di 17 anni straniera che ha denunciato di essere stata violentata da tre atleti italiana, ha innescato una polemica tra l’avvocato della giovane, la procura di Siena e anche Federscherma. Ma a distanza di alcuni giorni dalla notizia sono emersi elementi prima sconosciuti che riguardano lei e i tre ragazzi, un 18enne, una 20enne e un minorenne. Nell’urina della ragazza, come riporta il Corriere della Sera, sono state trovate tracce di eroina.
“Non riesco a dormire” – La ragazza ha raccontato che la sera della violenza – tar il 4 e il 5 agosto scorso – al pub avrebbe bevuto una birra: “La sera siamo andati tutti nel bar di fronte all’hotel a festeggiare dopo le gare di Milano. Ricordo solo di aver bevuto qualcosa, poi il nulla. Mi sono svegliata in una stanza semi incosciente, non avevo energia, non potevo muovermi”. il suo racconto. A distanza di mesi però la 17enne sta male. “Sto cercando di non leggere le notizie che mi riguardano perché purtroppo mi fa male, malissimo. Rivivo la stessa angoscia. Mi guardo allo specchio e mi vedo come se fossi a pezzi, una persona danneggiata. Non riesco a dormire, fatico a concentrarmi, davanti a me vedo il buio. So che tutti sono preoccupati per me e questo mi dispiace:. La madre ha puntato il dito contro gli inquirenti accusandoli di inerzia, ma i pubblici ministeri hanno replicato.
Le indagini e le mancate misure – La 17enne è stata sentita il 9 agosto 2022. Con gli investigatori della Squadra mobile anche uno psicologo e un’interprete. I cellulari erano stati sequestrati ed erano state acquisite le immagini delle telecamere dell’albergo in cui soggiornavano. Nel telefono di un dei tre indagati le chiede viene chiesto se sta bene. A settembre è stata racconta la testimonianza dei medici. Il procuratore di Siena Boni ha spiegato che la procura non ha ritenuto utile l’applicazione di misure cautelari nei confronti degli indagati. Perché non ne ha ravvisato i presupposti. I denunciati dicono che il sesso era consenziente.
La posizione dell’avvocato – L’avvocato della vittima, Luciano Guidarelli, ha annunciato che chiederà alla procura generale di Firenze di avocare a l’inchiesta. La procura di Siena ha fatto sapere “di aver disposto le indagini la sera stessa e di aver incaricato la squadra mobile di Roma (dove la ragazza si era nel frattempo spostata per raggiungere la sorella, ndr ) di sentirla con l’aiuto di uno psicologo entro tre giorni”. E ancora: risale al 14 agosto la delega “urgente” alla sezione di polizia giudiziaria per “ricostruire la vicenda che sin dall’inizio presentava indubbi profili di complessità”, lo stesso giorno quella per sentire “il personale medico che aveva prestato le prime cure”. Il primo dicembre, poi, il deposito da parte del consulente “della copia forense dei cellulari” sequestrati, il 27 febbraio la richiesta di incidente probatorio ora al vaglio del giudice per le indagini preliminari. I due ragazzi sono indagati per violenza sessuale di gruppo. La sera in cui la ragazza sarebbe stata violentata “eravamo tutti ubriachi e giravano non solo le canne ma anche altre droghe”.