Poca Hollywood a Cannes 2024, ma sembrano pronti i film di Paolo Sorrentino e Francis Ford Coppola. Le indiscrezioni di Variety sulla prossima Croisette paiono più che cristalline. Dopo un’annata, quella del 2023, che ha visto a Cannes Leonardo DiCaprio, Harrison Ford e Scarlett Johansson, toccherà un turno di mezza penitenza. L’aveva spiegato il direttore del Festival di Venezia, Alberto Barbera, non più di venti giorni fa dal suo Instagram: a causa degli scioperi e dell’onda lunga Covid le major hanno pochissimi colpi in canna e l’annata, per i festival, sarà magrissima. Certo, presidentessa di giuria a Cannes sarà Greta Gerwig nell’anno della consacrazione pop di Barbie; ma sul fronte americano sembra esserci poco altro. Probabile che Fremaux e soci punteranno assai sugli autori europei, anche perché nel 2023 è andata benissimo con Anatomia di una caduta e La zona di interesse, regolarmente in nomination agli Oscar nonostante l’ampio anticipo dell’uscita.
Due le date da tenere d’occhio: 8 marzo, scadenza per registrare i lunghi in Concorso a Cannes; 11 aprile con l’annuncio ufficiale di quella che di solito è il 90% della line up ufficiale di maggio. Secondo Variety tra i praticamente certi ci sono Emilia Perez, il nuovo film di Jacques Audiard con Zoe Saldana e Selena Gomez; Limonov di Kiril Serebrennikov con Ben Whishaw; un film su Trump, tal The apprentice di Ali Abbasi; The shrouds di David Cronenberg.
Diversi anche gli autori francesi sulla Croisette: Gilles Lellouche, oramai dedicatosi alla regia con L’amour ouf e uno degli ultimi Leoni, pardon leonesse Audrey Diwan d’oro veneziani, . Infine i due titoloni che farebbero saltare il banco: Megalopolis di Francis Ford Coppola, con relativo cast stellare e l’ultimo film di Paolo Sorrentino interpretato, tra gli altri, da Gary Oldman. Su quest’ultima opera, ancora con il titolo provvisorio Partenope, si stanno giocando anche gli ultimi rilanci di Alberto Barbera che nel 2021 riuscì a strappare il regista napoletano a Cannes e a regalargli un Gran premio Speciale della Giuria a Venezia per È stata la mano di Dio, premio che oramai Cannes aveva dimenticato dai tempi de Il divo.
Di sicuro alla corte dell’intramontabile re Sole Thierry ci sarà il sequel di Mad Max: Fury Road, ovvero Furiosa di George Miller. Più fuori che dentro Kinds of kindness di Yorgos Lanthimos, sequel di Povere creature! sempre con protagonista Emma Stone; Blitz di Steve McQueen e Back to black su Amy Winehouse. Dal 14 al 25 maggio abbiamo, infine, un’ulteriore certezza: nemmeno quest’anno saranno sulla Croisette film prodotti e distribuiti da Netflix, per il ben noto ostracismo di Fremaux e del regolamento del festival francese verso i film marchiati da una N rosso scarlatto.