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Levante: “Sono stata con un uomo molto geloso che non si è rassegnato al mio ‘no’. Mi scriveva 30 mail al giorno e mi ricattava, poi l’ho denunciato”

La cantautrice ha rivelato un periodo buio della sua vita, risalente a dieci anni fa, quando ha vissuto una relazione tossica con un uomo che non le dava nessuno spazio

di F. Q.

Levante, in occasione dell’uscita del documentario “Levante Ventitrè – Anni di voli pindarici” su Paramount+, ha rilasciato una intervista al settimanale Vanity Fair, raccontando aspetti inediti della sua vita legati ad un momento molto difficile. “Proprio una decina di anni fa mi sono infatuata di un uomo. – ha raccontato – Da subito è stato molto geloso. Mi controllava: ‘Dove sei? Perché non mi rispondi?’. Il più delle volte mi ero solo addormentata sul divano e non avevo sentito il cellulare. Eppure, in una sorta di meccanismo malato, dovevo giustificarmi con lui. Erano segnali, sia i suoi sia i miei. A ogni modo ho capito abbastanza in fretta che non ero innamorata e gliel’ho detto. Non potendomi più avere ha perso le staffe”.

La situazione è degenerata: “Ha tentato di ricattarmi: aveva dei nostri filmati, file privati. Mi chiamava in continuazione: ‘Sto male’, mi implorava, e così passavo ore al telefono a cercare di tranquillizzarlo. Mi ha scritto 980 mail nel giro di un mese, che significa circa 30 ogni giorno. Tutti attorno a me erano preoccupati: i famigliari, le amiche… Io ero spaventata, ma forse non abbastanza, in quel momento. Non pensavo che arrivasse a farmi del male, temevo più per lui, come raccontava alla sorella Giulia Cecchettin (la studentessa di Ingegneria uccisa l’11 novembre 2023 dall’ex fidanzato Filippo Turetta, ndr). A me, a differenza sua, è andata bene. Sono viva”.

“A un certo punto ho provato soprattutto vergogna, molta vergogna. Mi sentivo stupida: non sapevo come gestire la situazione che proseguiva da un paio di mesi. Fino a quando un amico avvocato mi ha consigliato di denunciare. – ha continuato – Mi sono presentata nella prima questura con il malloppo di mail stampate. C’era una donna carabiniere, fredda, che mi riempiva di domande: immagino che sia la prassi, però ero terribilmente a disagio, sono scoppiata a piangere. Mi ha indirizzata a un’altra questura. Lì l’unica cosa che percepivo era il giudizio del carabiniere di turno, il suo minimizzare: ‘Signorina, deve stare attenta! Perché non è stata attenta? Se ne sentono di storie così’. Del resto il nostro è un mondo di maschi, che protegge i maschi. Alla fine hanno vietato a quella persona di avvicinarsi a me, per quanto possa valere”. Quell’uomo, oggi, sembra essere cambiato: “Ogni tanto mi scrive ancora e mi chiede scusa. Ci ha tenuto a dirmi che gli hanno diagnosticato un disturbo bipolare e che ha iniziato un percorso di psicoterapia. Io non gli rispondo e allora cancella i messaggi. Mi auguro solo che questa intervista non lo spinga a contattarmi. L’ho perdonato”. La cantautrice ha lanciato il singolo “Mi Manchi” in una nuova versione live dall’Arena di Verona, mentre dal 10 marzo partirà in tour.

Levante: “Sono stata con un uomo molto geloso che non si è rassegnato al mio ‘no’. Mi scriveva 30 mail al giorno e mi ricattava, poi l’ho denunciato”
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