“All’università sono stato bocciato anche io”. Roberto Burioni ha confessato. Anche i mahatma della scienza scivolano sulle insufficienze e tornano a settembre. In un’intervista al Corriere della Sera, il virologo celebre per la sua iperpresenza sui social (che sfocia spesso in litigi) è tornato sul tema sollevato da una sua studentessa che lamentava dopo una bocciatura all’esame di Microbiologia – corso tenuto da Burioni stesso all’Università Vita-Salute San Raffaele dove solo dieci studenti su 408 hanno superato il test – si è lamentata della difficoltà delle domande nei pre-esami.
“Una volta, quando ero all’università, fui bocciato in Oculistica. Ovviamente anche io rimasi amareggiato in un primo momento, ma poi, semplicemente, ho studiato, ho rifatto l’esame e tutto è andato bene”, ha spiegato il medico. Insomma, ritenta e sarai più fortunata: “Naturalmente. Il messaggio che ogni giorno cerco di trasmettere ad allievi e allieve è questo: non lasciatevi ossessionare dagli esami o dagli errori. Semplicemente, si studia un po’ di più. E poi, diciamolo, quelle domande non erano difficili”. Insomma, nonostante l’umiltà Burioni una stoccata agli studenti la dà lo stesso: “Parliamo di futuri medici, che quando si troveranno di fronte una madre con un bambino malato di scarlattina dovranno capire al volo di che cosa si tratta e come curarlo. Nella nostra università, ci tengo a dirlo, si è da sempre premiato il merito, è per questo che sono felice di lavorare qui”.