A Mosca i giornalisti continuano a finire arrestati se parlano di guerra. Roman Ivanov è stato condannato a sette anni di reclusione a causa di alcuni post critici sul conflitto in Ucraina. In uno dei contenuti pubblicati, Ivanov aveva chiesto perdono alle vittime ucraine morte a causa dell’invasione russa.
Ma la mannaia della repressione contro gli oppositori non colpisce solo reporter e giornalisti. L’ex campione del mondo di scacchi Garry Kasparov, che risiede all’estero, è stato inserito dalle autorità di Mosca nella lista dei “terroristi ed estremisti”. Kasparov è da anni un dissidente e oppositore del Cremlino, che lo ha precedentemente catalogato come ‘agente straniero’. Kasparov, residente negli Stati Uniti, oltre che critico nei confronti dell’Invasione dell’Ucraina ha anche accusato Putin di essere responsabile della morte di Alexei Navalny.