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Faida in Red Bull, Verstappen difende il padre: ora è pronto a un clamoroso addio. Nuove voci: “Licenziata la dipendente che accusò Horner”

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Il polverone intorno alla Red Bull non si ferma. Dopo il weekend del Bahrain in cui Jos Verstappen – padre del campione del mondo Max – si è schierato contro il team principal Chris Horner, è arrivata la replica a suon di indiscrezioni: “Il padre di Verstappen ha una relazione con la dipendente che ha accusato Horner”, ha tuonato Marca. E ora interviene direttamente Max Verstappen, che pur continuando a rimanere molto diplomatico come in passato, difende chiaramente il padre: “Per quanto lo conosco sin dai tempi dei go-kart, posso dire che è un tipo molto schietto. Ma di sicuro non è un bugiardo”.

Max Verstappen fa riferimento alla polemica alimentata dall’intervista di papà Jos: “Visto che sono suo figlio, sarebbe strano per me trovarmi su una posizione diversa (dalla sua, ndr). Ma quello che voglio adesso è soltanto potermi concentrare sulle prestazioni e parlare il meno possibile delle cose che succedono fuori dalla pista. Abbiamo una grande macchina e voglio una grande stagione”, ha tagliato corto. Dichiarandosi, poi, fiducioso di una risoluzione: “In generale, a prescindere che ci siano o meno delle argomentazioni, credo che le cose si possano sempre mettere a posto. Siamo tutti adulti abbastanza e ci conosciamo a vicenda”. Il campione rivendica il suo ruolo e le sue priorità: “Io sono solo un pilota e non so niente di quanto accade ai piani alti, ma dal mio punto di vista sono pagato per concentrarmi sulle questioni legate alle performance in macchina”.

Secondo alcuni, dietro la diplomazia di Max Verstappen si nasconde un fatto incontrovertibile: ha rotto con Horner e a fine potrebbe lasciare la Red Bull. Si vocifera in particolare di un possibile volante in Mercedes, che deve trovare il sostituto di Lewis Hamilton. Secondo F1-Insider, invece, è la stessa Red Bull ad aver deciso di dire addio al talento olandese e avrebbe già valutato i possibili sostituti: uno tra Alexander Albon e Oscar Piastri. Questa sarebbe la decisione della proprietà thailandese, che detiene il 51% delle azioni della multinazionale austriaca e che finora ha dimostrato chiaramente di essere dalla parte di Horner.

Infatti, stando a quanto riportato sempre dal portale F1-Insider, l’avvocato degli azionisti di maggioranza di Red Bull Rancing ha deciso di licenziare la dipendente che ha accusato Chris Horner di aver tenuto comportamenti inappropriati a seguito dell’indagine interna che ha scagionato Horner. La dipendente, che entro il 6 marzo aveva tempo per fare ricorso dopo l’esito dell’indagine messa in piedi da Red Bull, vuole fare a sua volta causa alla Scuderia per licenziamento senza giusta causa.

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