Musica

Gigi D’Agostino fa causa al festival che non l’ha pagato: “Mi devono 30.000 euro, hanno dato un annuncio di malattia che non esisteva più”

Al centro della disputa, un mancato compenso di "30mila euro" che D'Agostino sostiene gli sia dovuto per un'esibizione non avvenuta, a fronte di una richiesta di restituzione di "20mila euro" già ricevuti dall'artista

di F. Q.

Il ritorno di Gigi D’Agostino alla ribalta non tiene banco solamente nelle esibizioni. Se la performance a Sanremo nell’ultima edizione condotta da Amadeus, ha segnato un momento di grande entusiasmo per i suoi fan, tuttavia, a essere motivo di forte discussione, è anche una questione legale che lo vede opposto all’organizzazione dell’Electric Love Festival, celebre evento musicale austriaco.

Il dj e produttore torinese, da tempo residente in Svizzera, si è presentato ieri alla pretura di Mendrisio per risolvere una contesa di natura economica con gli organizzatori dell’evento. Al centro della disputa, un mancato compenso di “30mila euro” che D’Agostino sostiene gli sia dovuto per un’esibizione non avvenuta, a fronte di una richiesta di restituzione di “20mila euro” già ricevuti dall’artista. La vicenda, come riportato da Ticinonline, trae origine da un accordo stretto nel 2019, che prevedeva la partecipazione di D’Agostino all’edizione 2020 del festival, con un compenso diviso in due tranche.

Il protrarsi della pandemia di Covid-19 ha portato al rinvio dell’evento al 2022. Nonostante a novembre 2021 gli organizzatori avessero tentato di riaccordarsi con il dj, i problemi di salute sopraggiunti un mese dopo hanno bloccato ogni attività dell’artista fino a poche settimane fa. Di fronte alla decisione unilaterale degli organizzatori di annullare la sua partecipazione, D’Agostino non nasconde il proprio disappunto: “Lo hanno deciso loro, io mi sentivo in grado di esibirmi e se lo avessero pagato lo avrei fatto. Il festival ha dato un annuncio di malattia che non esisteva più“, ha dichiarato in aula, lamentando come tale comunicazione abbia influito negativamente sulla sua carriera, limitando le offerte lavorative per un lungo periodo.

La difesa di D’Agostino, rappresentata dall’avvocato Massimiliano Parli, insiste sul fatto che “la seconda parte della retribuzione doveva essere versata entro maggio 2020, malattia o non malattia“, sottolineando come il contratto fosse chiaro a prescindere dalle circostanze. Dall’altro lato, l’avvocata Clarissa David, che difende la società austriaca, ribadisce che “quel contratto non è stato adempiuto perché D’Agostino, per motivi di salute, non poteva” esibirsi come previsto.

La questione ora è nelle mani della giustizia, con una decisione del pretore attesa nei prossimi mesi. Questa contesa legale non solo getta luce sui complessi rapporti tra artisti e organizzatori di eventi nel contesto pandemico, ma sottolinea anche le difficoltà che gli artisti devono affrontare quando imprevisti di salute impattano sulla loro carriera. Nel frattempo, i fan di Gigi D’Agostino sperano di poterlo vedere presto di nuovo in azione, libero dalle controversie legali.

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