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Ineleggibili nei Consigli regionali, approvato in commissione l’emendamento Lotito per salvare meloniani e forzisti

La “salva ineleggibili” è stata approvata dalla commissione Affari costituzionali del Senato e adesso si attende il voto in aula. È riuscito il blitz dei senatori forzisti, Claudio Lotito e Dario Damiano, già presentato lo scorso 23 febbraio, che hanno proposto una nuova “interpretazione autentica” della norma che regola la “materia di ineleggibilità ed incompatibilità” delle “cariche di consigliere regionale, provinciale, comunale e circoscrizionale”.

Una manovra per salvare lo scranno del consigliere laziale, Marco Colarossi, che dopo l’elezione con il M5S ha cambiato casacca per passare con Forza Italia. E per i casi dei quattro ineleggibili dell’assemblea regionale siciliana: i meloniani Dario Letterio Daidone, Nicola e Giuseppe Catania, e Davide Vasta, eletto nella lista Sud chiama Nord.

Le opposizioni non hanno partecipato al voto sull’emendamento presentato dal patron della Lazio che stabilisce “la causa di ineleggibilità prevista ai fini dell’elezione a consigliere regionale” si applica esclusivamente ai dipendenti della Regione che “svolgano, al momento della candidatura al rispettivo consiglio, funzioni e attività amministrative”. Un testo che si veste a pennello con la posizione di Colarossi nel Lazio, su cui pende il ricorso dell’ex collega pentastellato Vincenzo D’Antò; e che potrebbe essere utilizzata come grimaldello in cassazione per i casi siciliani.

Nell’isola infatti, al momento sono già decaduti i deputati Vasta e Nicola Catania, per via della sentenza di appello già esecutiva, al loro posto sono subentrati Salvatore Giuffrida e Giuseppe Bica. L’altro meloniano Daidone ha conservato il suo scranno vincendo il ricorso di appello, mentre l’ultimo collega, Giuseppe Catania, già dichiarato “ineleggibile” in primo grado, attende la decisione di secondo grado.

“Una porcheria infinita, cucinata e ricucinata dalla maggioranza più volte, con la corresponsabilità del Governo che si è preso la briga di riscrivere l’emendamento, una legge ad personam dimostrata dall’urgenza improvvisa di approvarla, che per quarant’anni non aveva destato problemi, riteniamo sia fatta per salvare Colarossi eletto nel M5S e prontamente passato a FI”, dichiara a ilfattoquotidiano.it Alessandra Maiorino, capogruppo dei M5S in commissione.

“Quanto accaduto in questi giorni e ieri sera è inaccettabile. Non è possibile che le commissioni parlamentari, in questo caso la Affari costituzionali e la Bilancio, siano di fatto tenute sotto scacco dal senatore Lotito in attesa che la maggioranza decida cosa fare su un emendamento al Dl elezioni. Un emendamento, quello presentato dal senatore Lotito sulle cause di ineleggibilità dei consiglieri regionali, totalmente estraneo alla materia del decreto, e volto a introdurre una disciplina particolare e specifica per il solo livello regionale”, affermavano nella nota congiunta i senatori della commissione Affari costituzionali di Pd, M5S, Avs, Iv e Azione.