Un saluto allo stadio Maradona – già San Paolo – e al quartiere Fuorigrotta e l’annuncio del nuovo stadio per il calcio Napoli a Bagnoli. Parola del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. L’imprenditore e patron della squadra partenopea in un’intervista al Tgr Campania ha dichiarato. “Non rifarò l’impianto di Fuorigrotta, ma costruirò uno stadio nuovo a Bagnoli”. Si ferma così, almeno per il momento, la trattativa che era in piedi con il Comune di Napoli per la concessione dell’impianto e per la ristrutturazione del Maradona in vista di Euro 2032. Nei giorni scorsi a esprimersi con fiducia erano stati il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e il il ministro dello Sport e delle Politiche giovanili, Andrea Abodi.
“Siamo in attesa, so che il Napoli ci sta lavorando, appena arriverà valuteremo con il ministro dello Sport sulle necessità e opportunità finanziarie di sostegno. C’è la massima disponibilità a realizzare uno stadio all’altezza della città” aveva detto il primo cittadino a margine del premio Città dei Giovani 2024. Lo stadio, dedicato alla memoria del calciatore argentino, è uno degli impianti che si candida a ospitare le partite dell’Europeo che si svolgerà fra 8 anni.
Sull’ipotesi ventilata dell’eliminazione della pista di atletica dal Maradona, parte del restyling cui dovrebbe essere sottoposto lo stadio per entrare nella cinquina di impianti italiani per Euro 2032, Manfredi ha aggiunto: ”Siamo aperti a qualsiasi soluzione, c’è da fare una scelta complessiva, se togliamo la pista di atletica dal Maradona poi dobbiamo poi trovare un altro posto dove realizzarla per sostenere le attività dell’atletica, ma è importante che il progetto sia sostenibile, realizzabile, e compatibile con gli obiettivi degli Europei del 2032”. “Ci sono le condizioni, tutte e due coltivano l’ambizione di fare dello stadio uno degli elementi di eccellenza di questa città al di là del valore sportivo emotivo e anche per il nome che ha e che gli consegna l’eternità. Credo che ci sia bisogno di farlo diventare un’infrastruttura futuribile” aveva detto Abodi. Secondo il ministro Abodi, il sistema delle concessioni degli stadi, ”anche se non risponde necessariamente alle esigenze di patrimonializzazione di un club, è un tecnicismo che consente di poter acquisire – una volta reso disponibile il bene da parte dell’amministrazione da parte del promotore – una proprietà temporanea fino a 99 anni questo elemento patrimoniale non è di poco conto”.
Sulla potenziale eliminazione della pista di atletica al Maradona nel progetto di ristrutturazione dell’impianto in vista di Euro 2032, se fosse scelta come una delle cinque sedi italiane, ha detto: “Non è un fattore dirimente, io penso che a partire dall’Uefa, ma è interesse anche nostro, è che lo stadio sia funzionale, accessibile, tecnologicamente intelligente, educato dal punto di vista energetico, e deve avere tutti gli spazi di un’infrastruttura polifunzionale e non solo polisportiva che deve vivere quando non c’è una partita di calcio, ma ogni giorno. La pista di atletica oggettivamente è figlia di un’altra epoca ma lo stadio Maradona come l’Olimpico di Roma ha caratteristiche, per altro riqualificate in occasione delle Universiadi del 2019, è opportuno che tutto questo venga tenuto in conto con una giusta manutenzione e non si deteriori ma ritengo che lo stadio possa e debba essere rigenerato, riqualificato”.