Joe Biden rilancia la proposta di un’imposta del 25% sui redditi molto elevati. “In America ci sono 1.000 miliardari. Sapete qual è l’aliquota fiscale federale media per questi miliardari? 8,2%. Molto meno di quanto paga la stragrande maggioranza degli americani”, ha detto il presidente Usa nel suo discorso sullo Stato dell’Unione, sottolineando che “nessun miliardario dovrebbe pagare un’aliquota fiscale inferiore a quella di un insegnante, di un operatore sanitario o di un infermiere“. Ecco perché, ha spiegato, “ho proposto una tassa minima del 25% per i miliardari. Solo il 25%. Ciò consentirebbe di raccogliere 500 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. Immaginate cosa potrebbe fare significare per l’America. Immaginate un futuro con assistenza all’infanzia a prezzi accessibili in modo che milioni di famiglie possano ricevere l’assistenza di cui hanno bisogno e continuare a lavorare e contribuire a far crescere l’economia”. Biden ha anche confermato di voler portare al 21% la corporate minimum tax, “in modo che ogni grande corporation inizi a pagare la sua giusta quota”.

Nei giorni scorsi la presidenza brasiliana del G20, durante il vertice tra i ministri delle Finanze che si è svolto la scorsa settimana, ha sostenuto la necessità di un‘imposta minima sui miliardari sul modello di quella proposta dall’economista e direttore dell’Eu Tax Observatory Gabriel Zucman, che ne aveva parlato lo scorso ottobre anche in un’intervista al Fatto.

Partecipa al sondaggio (qui sotto) del Fatto con Oxfam su disuguaglianze e necessità di un’imposta sulle grandi ricchezze. Qui il link al sito La Grande Ricchezza da cui è possibile aderire alla raccolta firme per chiedere alla Ue l’introduzione di una tassa a livello europeo.

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