Io sono testardamente votato a costruire un’alternanza rispetto a questo governo sulla base di progetti precisi, seri e condivisi che ci consentano non solo di vincere, ma anche di poter cambiare il paese il giorno dopo la vittoria”. Così Otto e mezzo (La7) il leader del M5s Giuseppe Conte risponde alla conduttrice Lilli Gruber, che cita la frase pronunciata due giorni fa dalla segretaria del Pd Elly Schlein a proposito del campo largo (“Col M5s sulle grandi questioni è possibile cercare un accordo tra diversi e noi lo faremo con testardaggine unitaria“).

L’ex presidente del Consiglio si rende protagonista di un serrato botta e risposta coi giornalisti in studio, Monica Guerzoni del Corriere della Sera e Massimo Giannini di Repubblica.
Monica Guerzoni chiede al leader del M5s se, in caso di vittoria, intende andare al governo con “il partito unico di Conte” o con lo schieramento di centrosinistra.

“Ma perché voi giornalisti mi descrivete come uno che vuole prendere un voto in più del Pd? – chiede Conte – Che ci faccio io con un voto in più del Pd?”.
“Per fare il candidato premier“, risponde Guerzoni.
Le fa eco Giannini, che aggiunge: “Manca l’alleanza strutturale che rappresenta la vera alternativa al governo. E perché manca? Perché la sensazione è che lei alle europee voglia prendere un voto in più del Pd per dire alle opposizioni: ‘Sono io il federatore'”.

Conte risponde: “Allora lo dico pubblicamente: non mi importa nulla e se prenderò un voto in più del Pd, non dirò che sono io il federatore. A me e a tutta la comunità interessa un progetto serio e credibile“.

La polemica esplode quando Guerzoni accusa Conte di essere compiacente nei confronti della presidente del Consiglio: “Lei si porta dietro un po’ il sospetto di essere il migliore alleato di Giorgia Meloni“.
Ma su quale base dice quest’affermazione?“, chiede Conte.
Su nessuna base – risponde Guerzoni – Sto riferendo una impressione e un sospetto”.
Il leader del M5s insorge: “Ma io sto facendo un’opposizione durissima a questo governo di cui non condivido nulla”.

“Sì, ma fa opposizione anche al Pd – replica la giornalista – C’è l’impressione di un’Opa ostile che lei sta tentando”.
“Ma lei dà una rappresentazione completamente distorta della realtà a suo uso e consumo”, commenta Conte.
“E allora risponda che non è vero, io sono qui come osservatore”, risponde Guerzoni.

“Se lei avesse la bontà di seguire i miei interventi – ribadisce Conte – capirebbe che l’opposizione più dura alla Meloni viene da me e dalla mia comunità politica che non condivide nulla di questo governo. A me non interessa andare al governo domani con un’ammucchiata, ma cambiare il paese e per farlo bisogna costruire un’alternativa di governo. E questa non si fa dicendo ‘Abbiamo un’alleanza strutturale’, ma bisogna lavorare su tutti i temi e su tutti i progetti, come stiamo facendo. Ci lasciate lavorare per cortesia?”.

Anche Lilli Gruber punzecchia Conte su certa presunta morbidezza del M5s nei confronti del governo, come sulla Rai. E l’ex premier non ci sta: “Ma secondo lei ho piacere che Meloni governi così questo paese e che stia facendo tutti questi disastri? Ma come fa a dire una cosa del genere?”.

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