E’ andata in scena a Milano la terza edizione del Pink Motor Day, l’evento che tratta un argomento quanto mai attuale, come la presenza femminile nel mondo della mobilità. Il tema è stato “Mind the gap”, ovvero l’attenzione che dev’essere prestata alle distinzioni salariali che ancora esistono tra uomo e donna, anche nel business dell’automotive. Dove una ricerca di GiGroup Holding ha evidenziato come solamente il 50% degli intervistati abbia dichiarato che la propria azienda garantisce parità di retribuzione e opportunità alle donne. E il 40,8% offre alle lavoratrici congedi parentali, flessibilità negli orari e facilitazioni varie.
Il nostro Paese, comunque, tra gli 11 presi in considerazione dalla survey è risultato il più sensibile nel garantire parità di stipendi e carriera (66%), e si ben comportato anche nella promozione di modelli e leadership femminile (56% delle aziende), nonché iniziative di sensibilizzazione e inclusione.
Secondo le statistiche dell’UNRAE (l’associazione che raccoglie i costruttori stranieri operanti in Italia), nel 2023 la componente femminile di acquirenti privati di autovetture si è fermata al 40,6% del totale di nuove immatricolazioni.
Il prezzo medio ponderato delle auto nuove scelte dalle donne è poi in crescita: in linea con il trend di incremento generale e con il tasso di crescita di quello maschile, nel 2023 è arrivato a oltre 24.500 euro (+9,5%). Quello delle auto scelte dagli uomini è salito a 31.100 euro (+9,3%). Cresce pure il prezzo medio ponderato delle auto usate scelte dalle donne che nel 2023 è arrivato a oltre 7.900 euro (+10,8%) mentre quello degli uomini è salito a circa 9.450 euro (+10%).
Ma che tipo di auto piace al gentil sesso? Gli acquisti femminili di auto nuove si concentrano nei segmenti di ingresso del mercato, A e B, che rappresentano l’82,1% del totale, di cui oltre il 62% nel segmento B. Dunque city car e auto di taglio medio, anche se resta forte il gradimento verso gli sport utility, come nel mercato in generale.
Quanto alle alimentazioni la benzina resta la preferita (38,3%), seguita ruota dall’ibrido (35,6%). In calo il diesel al 7,2%, mentre cresce il Gpl al 14,6%. Le elettriche pure nel 2023 recuperano qualche decimale e toccano il 2,8%. Stabili infine le plug-in all’1,4%.
Il messaggio del Pink Motor Day, al di là dei numeri, è comunque stato chiaro. Le aziende automotive devono puntare sulla parità di genere, anche per migliorare la propria competitività: avere una o più donne nel top management, che sappiano intercettare i gusti di questa rilevante fetta di mercato, può essere decisivo per il successo del business.