Hanno voluto dare una scossa alla struttura incaricata di realizzare le opere per le Olimpiadi Milano Cortina 2026, cambiando il consiglio di amministrazione, ma la nomina del nuovo commissario potrebbe essere viziata ai sensi della “legge Severino” del 2013. La decisione del ministro Matteo Salvini e del consiglio dei ministri, adottata alcune settimane fa, era l’effetto di un’allarmante constatazione riguardante i ritardi di progetti, cantieri e lavori, a cominciare dalla pista da bob di Cortina. Il leader leghista ha scelto (16 febbraio) l’architetto Fabio Massimo Saldini al posto dell’ingegnere Luigivalerio Sant’Andrea, cambiando platealmente la governance di Infrastrutture Milano Cortina (Simico). Ombre sulla legittimità della nomina vengono denunciate da Alleanza Sinistra Verdi che chiede l’intervento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, mentre si scopre che Sant’Andrea, pur defenestrato, rimane nel cuore della società, salvando lo stipendio.
“INTERVENGA L’ANAC” – Luana Zanella, capogruppo alla Camera dei deputati, dichiara: “In assenza di qualsiasi interlocuzione da parte del Governo, continuiamo a muoverci presso altre autorità dello Stato. Abbiamo inviato un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione, in merito al provvedimento di nomina da parte del Ministro Salvini dell’architetto Fabio Massimo Saldini come amministratore delegato di Simico”, Il motivo? Saldini ha già lavorato per Simico nel 2022. “Simico è partecipata dai Ministeri dell’economia e delle infrastrutture per il 35 per cento ciascuno, dalla Regione Lombardia e dalla Regione Veneto nella misura del 10 per cento ciascuna, dalle Province autonome di Trento e di Bolzano nella misura del 5 per cento ciascuna. – scrive Zanella – Ebbene, il dottor Saldini è stato dirigente e responsabile unico del procedimento di Simico in diversi interventi olimpici fino al mese di gennaio 2023, quando si è dimesso per incomprensioni interne”.
“SALDINI È INCOMPATIBILE” – Il dato risulta anche dal sito di Simico, ove il nome di Saldini è collocato nell’elenco dei “dirigenti cessati”. La sua assunzione risale all’1 luglio 2022, mentre le dimissioni vennero date il 9 gennaio 2023, dopo appena sei mesi. Il ruolo ricoperto dall’architetto era quello di Responsabile Unico del procedimento, di assoluto rilievo nella progettazione dei lavori. Le perplessità nascono proprio dal rapporto professionale, confermato dal curriculum vitae di Saldini (incarichi anche in Pedemontana Lombarda e Milano-Serravalle). “Secondo noi il suo precedente incarico rende l’attuale nomina al vertice di Simico in contrasto con il principio dell’articolo 4 del decreto legislativo n. 39 del 2013 (la nota legge Severino), in base al quale: ‘a coloro che, nei due anni precedenti, abbiano svolto incarichi in enti di diritto privato o finanziati dall’amministrazione o dall’ente pubblico che conferisce l’incarico non possono essere conferiti incarichi amministrativi di vertice nelle stesse amministrazioni, se queste sono regolate, finanziate o comunque retribuite dall’amministrazione o dall’ente che conferisce l’incarico’”. Una formalità? Non proprio. “Si chiama incompatibilità, ed è un principio base dei sistemi anticorruzione – continua Luana Zanella – Abbiamo presentato sulla questione anche interrogazioni parlamentari, ma non abbiamo avuto risposte, ora chiediamo ad Anac di avviare un procedimento istruttorio per accertare la regolarità e la legittimità della nomina dell’Ad di Simico”.
SANT’ANDREA RIMANE IN SIMICO – A certi livelli si rimane sempre in piedi. È quello che è accaduto Luigivalerio Sant’Andrea, fino a metà febbraio commissario governativo e ad di Simico. Fatto fuori da Salvini, sembrava dovesse uscire dalla scena della preparazione olimpica. Si scopre, invece, che avrà anche perso il posto più ambito, ma ha salvato lo stipendio (almeno in parte), visto che è rimasto nella società come direttore generale. Il fatto non era stato evidenziato da nessuna comunicazione del Ministero delle infrastrutture nel momento della nomina del nuovo cda composto da Veronica Vecchi, Fabio Massimo Saldini, Manuela Manenti (monitoraggio e rendicontazione), Angelo De Amici e Maria Rosaria Anna Campitelli. Nel cuore dell’organigramma ecco che troviamo ancora Sant’Andrea, soltanto un gradino sotto Saldini, con l’incarico di direttore generale. Quanto guadagna? Nei documenti ufficiali risultava un appannaggio di 20mila euro in quanto componente del cda, carica che non ha più. Aveva poi un compenso personale di 159.589 euro, ma all’epoca era sia ad che direttore generale (nomina avvenuta l’1 maggio 2022). Gli è rimasto quest’ultimo incarico, per il quale però non è indicato nel sito di Simico se lo stipendio sia stato modificato.
LAVORI IN RITARDO – L’Anac deve affrontare una questione bollente, soprattutto perché le attività di Simico sono in ritardo. Non a caso Salvini aveva bacchettato Sant’Andrea, annunciando a gennaio che avrebbe inserito una figura di tutor, con il compito di verificare puntualmente gli state di avanzamento. Dopo alcune settimane ha sostituito Sant’Andrea con Saldini. Un cambio in corsa, quando mancano meno di due anni all’inizio delle Olimpiadi, crea nuovi problemi, legati alla continuità del lavoro e alla conoscenza dei progetti. Dovesse saltare anche la nomina di Saldini, il ministro delle Infrastrutture si troverebbe nei guai, considerando che è stato lui a volere fortissimamente la pista da bob, per accontentare il governatore del Veneto Luca Zaia. I tempi sono strettissimi e le nevicate delle ultime settimane a Cortina hanno di fatto impedito l’avvio del cantiere. Gli alberi abbattuti non sono ancora stati rimossi e si è cominciato solo a smontare un parco giochi per bambini, per far posto alle ruspe. Il parco era costato più di un milione di euro, aveva richiesto un iter lungo dieci anni ed è rimasto in funzione, nel bosco di Ronco, appena per due anni. Forse verrà sistemato altrove. La collinetta che lo ospitava, senza larici secolari, è di una desolazione assoluta.