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Elezioni regionali in Abruzzo, tutto quello che c’è da sapere: i candidati, le modalità di voto e lo scrutinio

Cresce l’attesa per le elezioni regionali in Abruzzo. Chiusa la campagna elettorale con gli ultimi comizi di venerdì sera, adesso è il momento della verità per i due candidati alla carica di presidente e le 12 liste in corsa (6 per ciascun candidato presidente). Si vota nella sola giornata di domenica dalle 7 alle 23. Le operazioni di spoglio inizieranno immediatamente dopo la chiusura dei seggi. Chiamati alle urne sono 1.208.276 elettori abruzzesi dei 305 comuni della regione: i seggi elettorali sono 1.634, di cui 13 ospedalieri.

Il fac-simile della scheda elettorale

Candidati e liste – Sono solo due i candidati alla carica di presidente della Regione Abruzzo. L’economista e docente universitario Luciano D’Amico corre con il sostegno della coalizione di centrosinistra. Il campo largo si presente con sei liste: Partito democratico, Movimento 5 stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Azione, Riformisti e Civici (composta da Psi e Abruzzo viva) e la lista Abruzzo insieme. Il centrodestra ricandida l’uscente Marco Marsilio: laureato in filosofia, prima di essere eletto nel 2019 presidente della Regione Abruzzo è stato anche parlamentare (deputato e senatore) per due legislature. Anche Marsilio corre con 6 liste a suo sostegno: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi moderati, Udc-Democrazia Cristiana e la lista Marsilio presidente.

Come si vota (non c’è il voto disgiunto) – L’elettore, all’interno della cabina elettorale, ha solo tre possibilità:
1. può votare solo il candidato presidente, con una x sul nome già presente nella scheda elettorale (il voto non si estende alle liste ad esso collegate);
2. può votare una lista, con una x sul simbolo scelto, esprimendo o no le preferenze per i candidati al Consiglio regionale (il voto si estende in automatico anche al candidato presidente collegato alla lista);
3. può votare il candidato presidente (con una x sul nome) e una delle liste ad esso collegate (con una x sul simbolo) ed esprimere o meno le preferenze per i candidati al Consiglio regionale.
Il voto disgiunto non è consentito: le schede con il voto a un candidato presidente e a una lista diversa da quelle a lui collegate verranno annullate. In merito alle preferenze, l’elettore può esprimerne una o due scrivendo il cognome (o il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati a consigliere appartenenti alla lista prescelta. In caso di due preferenze queste devono essere di genere diverso (per una donna e per un uomo, o viceversa): in caso contrario la seconda preferenza è nulla e resta valida solo la prima.

Lo spoglio e l’elezione del presidente – Lo spoglio inizierà immediatamente dopo la chiusura della votazione (alle 23) e al termine delle operazioni di riscontro del numero dei votanti. Diventa presidente della Regione il candidato che ottiene il maggior numero di voti validi. Le varie fasi elettorali saranno documentate attraverso i dati ufficiosi elaborati dalla Piattaforma Eligendo, messa a disposizione dal Ministero dell’Interno su specifico accordo con la Regione Abruzzo. I dati Ufficiali saranno comunque quelli comunicati dalla Corte d’Appello dell’Aquila, all’esito delle relative operazioni.

Il consiglio regionale e l’attribuzione dei seggi – Il sistema elettorale è proporzionale su base circoscrizionale, con l’attribuzione di un premio di maggioranza pari al 60 o al massimo al 65% dei seggi del Consiglio. Le circoscrizioni elettorali coincidono con i territori delle quattro province abruzzesi (L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo). Il Consiglio regionale è composto da 31 membri, di cui sette consiglieri eletti in ciascuna circoscrizione dell’Aquila, di Teramo e di Pescara, e otto consiglieri per quella di Chieti. Oltre ai 29 consiglieri eletti nelle liste circoscrizionali, entrano a far parte di diritto dell’Assemblea anche il presidente eletto e il candidato alla carica di presidente che ha conseguito un numero di voti validi immediatamente inferiore. In questo caso, essendo solo due i candidati presidente, chi risulterà sconfitto entrerà comunque in Consiglio regionale.