I cripto entusiasti si stanno preparando per il grande evento: il dimezzamento (halving) dei bitcoin contenuti nei blocchi. Il dimezzamento avviene all’incirca ogni 210mila blocchi. Insieme all’accettazione della prima cripto valuta nel paniere dell’Etf – gli Exchange Traded Funds contengono obbligazioni, monete, contratti futuri ecc. e sono scambiati sul mercato come azioni – l’anticipazione dell’halving sta stimolando notevolmente l’interesse nei bitcoin. Si prevede che il prossimo dimezzamento avverrà ad aprile. Tuttavia, esiste una leggera possibilità che possa succedere a marzo o maggio. Insomma, non è facile prevedere il giorno esatto. Il software, infatti, emette nuovi blocchi all’incirca ogni 10 minuti. Si prevede che il prossimo halving avverrà al blocco 840mila.

Il dimezzamento ha un impatto diretto sulla fornitura di nuovi bitcoin – nei primi quattro anni di vita la ricompensa per l’estrazione di un blocco era di 50 bitcoin, oggi ogni blocco ne contiene 6,25. Con un’offerta inferiore e una domanda relativamente stabile, i prezzi tendono ad aumentare a seguito di ogni dimezzamento. Storicamente, i maggiori aumenti sono avvenuti dopo gli halving. Inoltre, il dimezzamento riduce il tasso di inflazione del bitcoin aumentandone il valore reale.

Prima del dimezzamento c’è spesso un’ondata di attesa ed entusiasmo all’interno della comunità crittografica, che è quello che stiamo vedendo al momento. Trader e investitori speculano sull’impatto che la riduzione dell’offerta avrà sul prezzo del bitcoin. In passato, gli halving hanno caratterizzato l’andamento ascendente dei prezzi. Ad esempio: a seguito del dimezzamento del 2012, il prezzo del bitcoin è aumentato da circa 12 dollari a oltre 1.000 dollari in un anno; dopo il dimezzamento del 2016, il prezzo è salito da circa 650 dollari a quasi 20.000 dollari alla fine del 2017; a seguito del dimezzamento del 2020 il prezzo è passato da circa 8.000 dollari a oltre 60.000 dollari nel 2021. Martedì scorso la prima cripto moneta ha superato il picco del novembre 2021 ed è arrivata a valere 69mila dollari per poi riscendere leggermente.

Oggi i bitcoin valgono complessivamente 1.300 miliardi di dollari, rappresentano una parte considerevole del totale delle cripto valutato a 2.600 miliardi di dollari. Sono entrati a far parte degli strumenti di investimento e speculativi prediletti dall’alta finanza, l’ingresso dei bitcoin nelle Etf lo conferma. Tutto ciò ha avuto un impatto sulla volatilità della prima cripto moneta, che è scesa e con molta probabilità lo avrà anche sull’halving. In passato a seguito dei dimezzamenti si verificava una flessione nei prezzi, l’anticipazione del dimezzamento del numero di bitcoin nei blocchi spingeva molti a realizzare i guadagni ottenuti prima di questo evento e questo abbassava i prezzi. L’aggiustamento dei costi di estrazione all’halving aveva anche un impatto negativo sui prezzi, li fiaccava; succederà la stessa cosa anche questa primavera?

La domanda che molti si pongono è se sia stato già toccato il picco del ciclo attuale. Tutti i picchi dei cicli precedenti sono stati superiori a quelli che li precedevano, altra costante del funzionamento dei bitcoin.

I prossimi due mesi saranno fondamentali per i bitcoin e anche per molte altre cripto: nuovi e vecchi trend emergeranno e il consolidamento del bitcoin quale strumento di scambio di valore avrà un effetto trainante per le altre monete. Ma non dimentichiamo che nessuna cripto possiede la solida struttura del bitcoin, che rimane una cripto valuta unica.

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