La tempesta “Monica” sta spazzando il sud-est della Francia, seminando morte e distruzione. Di sette persone non c’erano più notizie, i corpi di 3 di loro sono stati ritrovati nel pomeriggio di domenica. Le vittime di questa violentissima ondata di maltempo, con piogge torrenziali e fiumi che sono straripati in poche ore, sono tutte state colte dalla violenza delle acque mentre tentavano di attraversare ponti su corsi d’acqua in piena.

Fiato sospeso per i dispersi fra i quali ci sono un padre di famiglia con i due figli di 4 e 13 anni. Sono finiti travolti dalle acque sabato sera tardi, poco prima di mezzanotte, quando si sono trovati su un ponte sul fiume Gardon a Dions, un villaggio di 500 abitanti a nord di Nimes. La madre dei piccoli, una donna di 40 anni, si è salvata ed è ricoverata in ospedale. L’auto della famiglia è stata ritrovata a valle del luogo del dramma, vuota.

Nel dipartimento del Gard, sono ininterrottamente al lavoro da sabato sera 300 fra pompieri, gendarmi e soccorritori, nella speranza di ritrovare in vita ormai i 3 ancora dati per dispersi. Utilizzano barche, gommoni, elicotteri, droni, cani addestrati. Altre squadre specializzate sono al lavoro nella vicina regione dell’Ardèche alla ricerca di un uomo di cui non si hanno più notizie nel villaggio di Saint-Martin-de Valamas. È il settimo della lista di quelli considerati come dispersi, prima del ritrovamento delle 3 vittime. Era il responsabile di una centrale idroelettrica, sembra fosse uscito a controllare l’impianto.

Le altre vittime avevano anche loro tentato di attraversare dei ponti a rischio, con i fiumi in piena sotto le piogge che per 24 ore ininterrottamente hanno flagellato la zona con un volume d’acqua pari a quello che cade in un intero mese. Il primo cadavere è stato ritrovato a poche centinaia di metri da un’auto sulla quale viaggiavano due persone di nazionalità belga, vicino al villaggio di Gagnières. Il veicolo si era avventurato sul ponte nonostante la strada fosse stata interrotta dai servizi della Protezione civile e un poliziotto della municipale avesse intimato al conducente di non proseguire. Una delle due persone a bordo è riuscita a uscire ed è stata posta in salvo dopo essersi tenuta per un paio d’ore appesa ai rami di un albero. Gli altri due cadaveri sono di due donne, intorno ai 50 anni, ritrovate vicino a Goudargues. Erano in auto vicino a un paesino da dove erano riuscite a telefonare alle 5 del mattino ai soccorsi perché si trovavano in in difficoltà. Ma era già troppo tardi.

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