Per ora è solo una promessa. Ma di quelle che non si dimenticano, soprattutto crescendo. Bianca Balti, modella e volto di brand internazionali di moda e luxury, ha deciso che farà a sua figlia Matilde, 17 anni, un regalo davvero speciale. Quale? A rivelarlo è lei stessa su Instagram. Con molta naturalezza come se fosse tutto all’ordine del giorno nei regali da mamme a figlie: “Ho detto a mia figlia: quando compi 21 anni ti regalo il social freezing, così non ci pensi più, ti fai la tua vita e quando vuoi una gravidanza hai già tutto il necessario”. Cos’è il social freezing?
E’ la crioconservazione degli ovociti a scopo precauzionale. L’applicazione delle tradizionali tecniche di crioconservazione dei gameti femminili (ovociti), ormai consolidate e sicure, per accedere successivamente alle procedure di procreazione assistita qualora non si riesca a concepire in modo spontaneo. Una procedura a cui è ricorsa anche la Balti nel 2022. Lei stessa lo rivela con l’abituale spontaneità che la caratterizza. Sui social ha avuto il coraggio di condividere anche vicende dolorose che l’anno fortemente destabilizzata. Le sue dipendenze affettive e, soprattutto, la violenza sessuale subita in giovane età mentre si trovava a un rave party.
Oggi, a un passo dai 40 anni il prossimo 19 marzo, la top model di Lodi sa bene cosa significhi lavorare e gestire la prole. Ha sfilato sulle passerelle di mezzo mondo, ha partecipato a campagne pubblicitarie per Dior, Rolex Victoria’s Secret, Dolce & Gabbana, tanto per fare qualche nome, ed è ancora una professionista ricercata. Ma è anche una madre. Perciò, lo spiega lei stessa ai follower (che sono circa 1 milione e mezzo solo su Instagram): alla figlia più grande, quella di 17 anni avuta con l’ex compagno, il fotografo Christian Lucidi, andrà un dono di libertà. Un regalo che la giovane donna, Matilde, riceverà per il compleanno numero 21.
Per la top model quello del social freezing è un argomento che merita attenzione da parte delle donne. Nella sua diretta invita la dottoressa Marina Bellavia, ginecologa, a parlarne. Vuole che spieghi nel dettaglio come si pratica. Quali sono i vari step del social freezing. Fa male? Assicura di no. Anche la fase di stimolazione con aghi, non crea dolore. Bianca Balti lo ha provato di persona e può testimoniare la sua esperienza: “Io sono agofobica, svengo quando devo fare i prelievi. Ma l’ago usato per la stimolazione è talmente piccolo che riesci a superare il terrore degli aghi”. Poi aggiunge: “E riscopri una forza in te incredibile”.
La conservazione degli ovociti non dovrebbe essere una scelta per poche, secondo la modella. Questa possibilità dovrebbe diventare un diritto per tutte le donne. Lancia una speranza nel futuro: “Certo, sarebbe fantastico se fosse gratuito per tutte, per non avere la pressione dell’orologio biologico. Nella vita bisogna pensare a che cosa è importante per noi”. Che possibilità in più ha dato il social freezing a Bianca Balti? Spiega sicura: “E’ stata una scelta che mi ha donato libertà, soprattutto nel mio caso, la libertà di non rimanere in una relazione solo per paura di non poter avere la terza maternità”. Infine affronta la questione culturale: “E’ un investimento che facciamo su noi stesse. Il fatto è che noi donne non siamo abituate a farlo senza sensi di colpa”.
Bianca Balti oggi vive a Los Angeles. Racconta che negli Stati Uniti la pratica del social freezing è un argomento di cui si parla ormai in maniera aperta fra donne. Una direzione, quella dell’informazione su questa procedura, che spera possa seguire anche il nostro Paese: “Io stessa non ne sapevo niente fino a quando a 37 anni non sono capitata su una diretta di un’amica con una dottoressa, un po’ come questa che sto facendo io”.
Se non fosse capitata sulla diretta di quell’amica cosa sarebbe accaduto alla sua vita? Ammette: “Forse sarei rimasta con il mio ex perché volevo fare un figlio e non volevo perdere la possibilità di una terza maternità. Parlatene, parlatene, perché non c’è davvero alcun tabù”. In Italia la conservazione degli ovociti è una pratica poco diffusa e poco conosciuta, considerata esclusiva. Il costo è totalmente a carico della donna se non ci sono motivi medici che la spingono ad affidarsi a questa procedura. Fra i motivi medici la malattia oncologica, le cui cure possono compromettere la salute riproduttiva della donna in modo temporaneo o irreversibile. Ma si sta rivelando sempre di più una valida opzione anche per chi vuole rimandare il momento in cui cercare un figlio per vari motivi: manca il partner, un lavoro stabile, gli impegni di carriera sono gravosi, non ci si sente pronte. Quanto costa? Circa 3mila euro, esclusi i farmaci per la stimolazione ovarica.