Cinema

Oscar 2024, il regista Jonathan Glazer: “In questo momento siamo qui come uomini che rifiutano la loro ebraicità”

di F. Q.

La zona d’interesse ha vinto l’Oscar 2024 come miglior film internazionale. Un’opera, uno sguardo sulla banalità del male della famiglia del comandante campo di sterminio di Auschwitz residente oltre il muro, che era data come favorita e che ha battuto anche il bellissimo Io Capitano di Matteo Garrone. “Tutte le nostre scelte sono state fatte per riflettere e confrontarci con il presente, non per dire guardate cosa hanno fatto allora, piuttosto guardate cosa stiamo facendo adesso. Il nostro film mostra dove la disumanizzazione porta al peggio, ha plasmato tutto il nostro passato e il nostro presente. In questo momento ci troviamo qui come uomini che rifiutano che il loro essere ebrei e l’Olocausto vengano strumentalizzati da un’occupazione che ha portato al conflitto tante persone innocenti. Che si tratti delle vittime del 7 ottobre in Israele o dell’attacco in corso a Gaza – di tutte le vittime di questa disumanizzazione – come possiamo resistere?”. Il riferimento di Jonathan Glazer alla guerra di Israele a Gaza è arrivato dopo che i manifestanti pro-palestinesi hanno intralciato il traffico intorno al Dolby Theatre all’inizio degli Oscar.

“Tutte le nostre scelte sono fatte per riflettere e confrontarsi con il presente. Non per dire: ‘Guardate cosa hanno fatto allora’, ma piuttosto ‘Guardate cosa facciamo adesso'”, ha detto. Sandra Hüller, attrice candidata per Anatomia di una caduta, ha pianto mentre le mani di Glazer tremavano durante la lettura del suo discorso di accettazione. La Hüller interpreta Hedwig, la moglie di Rudolf Höss (Christian Friedel), il sanguinario comandante di Auschwitz. Il film è stato presentato agli Oscar dal Regno Unito.

La zona d’interesse era anche in lizza per il miglior film, il che lo rendeva il favorito per la vittoria nella categoria internazionale. Il film è stato candidato a cinque premi Oscar, tra cui quello per il miglior sonoro, che ha vinto, quello per la miglior regia, conquistato da Christopher Nolan per Oppenheimer, e quello per la sceneggiatura adattata, andato a Cord Jefferson per American Fiction. L’anno scorso il vincitore del premio per il miglior film internazionale era stato Niente di nuovo sul fronte occidentale, un film in lingua tedesca ambientato durante la Prima Guerra Mondiale. Erano stati nominati per il miglior film internazionale anche La società della Neve (Spagna), La sala dei professori (Germania), Io Capitano (Italia) e Perfect Days (Giappone).

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