“È stato un viaggio fantastico, una grande avventura. Ringrazio tutti coloro che ci hanno supportato in Italia in questo periodo, che hanno tifato per noi, i partner produttivi Rai Cinema e Pathé, il Mic, e tutti coloro che hanno seguito il film e lo hanno amato. Tutte le persone che lo hanno visto nei cinema del mondo e ci hanno regalato grandi emozioni”. Matteo Garrone da Los Angeles dopo la Cerimonia degli Oscar 2024 commenta così il sogno sfiorato di vincere nella categoria miglior film internazionale, premio incassato dall’inglese La zona di interesse. “E il viaggio non finisce qui perché ad aprile andremo in Senegal dove tutto è iniziato e porteremo il film nei villaggi più remoti con degli schermi mobili”, conclude il regista.
“Siamo contenti di essere qui, la forza di questo film è dovuta alla straordinaria interpretazione di questi due eroi contemporanei. È un film che riesce a toccare il cuore in tutto il mondo, dietro i protagonisti ci sono veri migranti che erano veri superstiti. C’è tanta Italia dietro, ma anche tanta Africa” aveva detto il regista ai microfoni di Rai1 al suo arrivo al Dolby Theater di Los Angeles.
Il film “è arrivato a un livello in cui nessuno, lui compreso, si aspettava di arrivare. Anche per motivi di tipo culturale, visto il tema dell’appropriazione culturale che per gli americani è fondamentale” ha detto il gesuita Antonio Spadaro, sottosegretario del Dicastero per la cultura e l’educazione, a margine della conferenza stampa di presentazione, in Vaticano, del padiglione della Santa Sede alla 60Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, commentando i risultati della notte degli Oscar. Il punto in cui Garrone è arrivato “è immaginabile”. Il risultato “è già un successo. Sapevamo che non ci sarebbe arrivato ma è stato bello crederci”.