Io Capitano di Matteo Garrone ispirato al comandante Francesco Schettino? Manco per idea. Ma per il Televideo sì. Proprio mentre sul palco del Dolby Theatre La zona di interesse veniva incoronato miglior film straniero e il film del regista italiano chiudeva la sua corsa agli Oscar 2024 ecco che un redattore di Televideo inventava una sinossi di “grande” spessore.
Nella pagina su Io Capitano perdente, infatti, ecco la nota esplicativa: “Ispirato alla vita del capitano Schettino e al disastro della Costa Concordia”, film peraltro, scrive ancora Televideo che aveva suscitato “grande interesse e aspettative”. Come molti sapranno, invece, nell’11esimo titolo del 55enne regista romano – vincitore del Leone d’argento alla Mostra del Cinema di Venezia – viene illustrata una fiaba nera sul moto migratorio dal centro Africa di due ragazzini verso l’Italia e la conseguente tragica e disperata discesa agli inferi della tratta degli schiavi nel tragitto che va dal Senegal alla Libia.
Un film potentissimo che ha riscosso un consenso unanime da parte della critica. Garrone, infine, è stato battuto agli Oscar da La zona di interesse dell’inglese Jonathan Glazer, film ambientato nella casetta a pochi metri dal filo spinato di Auschwitz dove vive sereno il comandante del campo di concentramento assieme a mogli e figli apparentemente incurante di ciò che accade oltre il muto di cinta, oltretutto ai suoi millimetrici ordini di sterminio.
