In un’isola delle Ebridi (Scozia) è in corso una sorta di battaglia per la sopravvivenza tra gatti e uccelli. Tutto è cominciato con alcuni felini che si sono radunati in una casa abbandonata e hanno iniziato a vivere lì, da randagi. Ma, citando il Daily Mail (che parla proprio di “apocalypse miaow”), la piccola comunità di gattini si è presto trasformata in “un’orda selvaggia” che sta minacciando la fauna locale, principalmente gli uccelli dell’isola di Barra.
E ora che la stagione riproduttiva è al suo massimo, starà al Western Isles Support for Cats and Kittens (WISCK) cercare di salvare sia i felini che nella maggior parte non sono mai stati costretti a cacciare per vivere e rischiano quindi di morire di stenti, che gli uccelli minacciati dagli artigli dei predatori più scaltri. L’associazione è chiara: “Il problema è stato creato dall’uomo. Ogni aiuto sarà prezioso per garantire la salute e la sopravvivenza dei gatti e della scarsa fauna selvatica di Barra”. L’isola ha una quantità di uccelli troppo bassa per rischiare che “una colonia fuori controllo li decimi”.
Non solo: dato che da anni non si vedono conigli in zona, i gatti – la maggior parte dei quali è abituata a essere nutrita dall’uomo – non sono in grado di sopravvivere con la sola caccia. La WISCK si sta impegnando nel compito di catturare i gatti, trasportarli al Cat Central di Stornoway per i controlli sanitari, la sterilizzazione e, infine, trovare loro una casa adatta in una stalla o in un fienile dell’isola. “Sappiamo che alcune di queste femmine potrebbero essere già incinte, quindi i gattini nati saranno accuditi fino a quando non troveranno una casa amorevole“, ha spiegato un portavoce dell’associazione.
(Immagine riprodotta con l’AI)